Il settore preso in esame si colloca nella Regio II di Ostia ed è delimitato a sud dal cd. Decumano Massimo, ad est dal Teatro e dal Piazzale delle Corporazioni, a nord da un’area non scavata di cui non è noto il potenziale archeologico e ad ovest dal complesso dei Grandi Horrea: il nucleo principale è costituito dai Quattro Tempietti Repubblicani e dal piazzale ad essi antistante, da un complesso di tabernae affacciate verso il Decumano, dalla Domus di Apuleio, ubicata nell’angolo Nord-Est, dal Mitreo delle Sette Sfere e da un presunto impianto industriale posto nel settore occidentale. Si tratta di una delle aree più antiche della colonia ostiense, ma anche una delle più complesse in quanto, in uno spazio ristretto e ben delimitato, si giustappongono una serie di edifici con pianta e funzioni differenti, i cui rapporti, sia in termini strutturali che cronologici, non risultano di facile lettura. Strutture di tecniche edilizie varie e con piani di spiccato posti a quote non omogenee, che testimoniano una frequentazione dell’area dall’età repubblicana a quella tardo antica, si mostrano infatti ora in una visione sincronica che non lascia presagire l’antico sviluppo planovolumetrico dei singoli monumenti. L’analisi autoptica dei resti, il rilevamento tramite le moderne tecnologie di fotogrammetria e 3d laser scanning survey, integrato, per le parti oggi interrate, con la documentazione redatta da Italo Gismondi agli inizi del ‘900, e l’interpretazione dei dati raccolti nei giornali di scavo hanno permesso di giungere ad un’analisi complessiva dell’area, nelle sue varie fasi edilizie, e di delineare l’impatto che il lavori di costruzione e di ristrutturazione del teatro ebbero, sia da un punto di vista urbanistico che architettonico, su questo settore della città.
Dati per una nuova lettura dell'area dei Quattro Tempietti e della Domus di Apuleio nel loro rapporto con il teatro di Ostia antica / Pansini, Antonella. - (2018 Sep 28).
Dati per una nuova lettura dell'area dei Quattro Tempietti e della Domus di Apuleio nel loro rapporto con il teatro di Ostia antica
PANSINI, ANTONELLA
28/09/2018
Abstract
Il settore preso in esame si colloca nella Regio II di Ostia ed è delimitato a sud dal cd. Decumano Massimo, ad est dal Teatro e dal Piazzale delle Corporazioni, a nord da un’area non scavata di cui non è noto il potenziale archeologico e ad ovest dal complesso dei Grandi Horrea: il nucleo principale è costituito dai Quattro Tempietti Repubblicani e dal piazzale ad essi antistante, da un complesso di tabernae affacciate verso il Decumano, dalla Domus di Apuleio, ubicata nell’angolo Nord-Est, dal Mitreo delle Sette Sfere e da un presunto impianto industriale posto nel settore occidentale. Si tratta di una delle aree più antiche della colonia ostiense, ma anche una delle più complesse in quanto, in uno spazio ristretto e ben delimitato, si giustappongono una serie di edifici con pianta e funzioni differenti, i cui rapporti, sia in termini strutturali che cronologici, non risultano di facile lettura. Strutture di tecniche edilizie varie e con piani di spiccato posti a quote non omogenee, che testimoniano una frequentazione dell’area dall’età repubblicana a quella tardo antica, si mostrano infatti ora in una visione sincronica che non lascia presagire l’antico sviluppo planovolumetrico dei singoli monumenti. L’analisi autoptica dei resti, il rilevamento tramite le moderne tecnologie di fotogrammetria e 3d laser scanning survey, integrato, per le parti oggi interrate, con la documentazione redatta da Italo Gismondi agli inizi del ‘900, e l’interpretazione dei dati raccolti nei giornali di scavo hanno permesso di giungere ad un’analisi complessiva dell’area, nelle sue varie fasi edilizie, e di delineare l’impatto che il lavori di costruzione e di ristrutturazione del teatro ebbero, sia da un punto di vista urbanistico che architettonico, su questo settore della città.File | Dimensione | Formato | |
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