La letteratura ha recentemente suggerito che l'orientamento culturale delle organizzazioni verso gli errori, ossia la cultura degli errori (Frese & Keith, 2015, van Dyck et al., 2005), sia un fattore chiave per ridurre le conseguenze negative dei comportamenti errati e il loro ulteriore verificarsi. Tuttavia, nonostante il legame proposto teoricamente dalla letteratura tra cultura degli errori ed errori, gli studi si sono concentrati principalmente sull’orientamento “positivo” (la cosiddetta error management culture), ignorando quello “negativo” (l’error aversion culture–EAC). Quest’ultimo comprende due dimensioni: lo strain connesso agli errori e i comportamenti di copertura e negazione degli errori (covering). Ad oggi non ci risultano studi che esaminino la relazione tra entrambe queste dimensioni e gli errori. La letteratura suggerisce inoltre che l’EAC porti ad un clima emotivo negativo e a sentimenti di preoccupazione (Catino & Patriotta, 2015; Zhao & Olivera, 2006). Sulla base di ciò, la presente ricerca si propone di verificare la relazione tra EAC (misurata con la scala di van Dyck et al, 2005) ed errori (percezione di frequenza di errori commessi del tipo mistake e del tipo slips, misurata con la scala costruita ad hoc sulla base della tassonomia di Reason, 1990). E’ stato inoltre indagato il ruolo di mediazione svolto dalle emozioni negative (nello specifico, emozioni sociali: senso di colpa, imbarazzo, vergogna; e emozioni di ansietà: preoccupazione, ansia) (adattamento del PANAS, Watson et al, 1988). I risultati di un modello di equazioni strutturali multilivello su un campione di 353 lavoratori che lavorano in 81 gruppi di organizzazioni diverse, hanno confermato l’associazione tra EAC ed errori, anche attraverso la mediazione delle emozioni negative. In particolare, la dimensione dello strain è risultata correlata sia alle emozioni di ansietà che a quelle sociali, mentre la dimensione del covering è risultata correlata solo alle emozioni sociali. Inoltre, le emozioni negative mediano totalmente la relazione tra strain ed errori e parzialmente quella tra covering ed errori. Nel complesso, questo studio evidenzia l'importanza delle dimensioni culturali nel processo di gestione degli errori, mostrando inoltre il ruolo chiave delle emozioni negative nell'aumentare la probabilità di commettere errori.

Errori sul lavoro: il contributo della cultura di avversione agli errori e delle emozioni negative / Farnese, MARIA LUISA; Fida, Roberta. - (2018). (Intervento presentato al convegno XV Congresso Nazionale della Sezione di “Psicologia per le Organizzazioni” tenutosi a Roma).

Errori sul lavoro: il contributo della cultura di avversione agli errori e delle emozioni negative.

Maria Luisa Farnese;
2018

Abstract

La letteratura ha recentemente suggerito che l'orientamento culturale delle organizzazioni verso gli errori, ossia la cultura degli errori (Frese & Keith, 2015, van Dyck et al., 2005), sia un fattore chiave per ridurre le conseguenze negative dei comportamenti errati e il loro ulteriore verificarsi. Tuttavia, nonostante il legame proposto teoricamente dalla letteratura tra cultura degli errori ed errori, gli studi si sono concentrati principalmente sull’orientamento “positivo” (la cosiddetta error management culture), ignorando quello “negativo” (l’error aversion culture–EAC). Quest’ultimo comprende due dimensioni: lo strain connesso agli errori e i comportamenti di copertura e negazione degli errori (covering). Ad oggi non ci risultano studi che esaminino la relazione tra entrambe queste dimensioni e gli errori. La letteratura suggerisce inoltre che l’EAC porti ad un clima emotivo negativo e a sentimenti di preoccupazione (Catino & Patriotta, 2015; Zhao & Olivera, 2006). Sulla base di ciò, la presente ricerca si propone di verificare la relazione tra EAC (misurata con la scala di van Dyck et al, 2005) ed errori (percezione di frequenza di errori commessi del tipo mistake e del tipo slips, misurata con la scala costruita ad hoc sulla base della tassonomia di Reason, 1990). E’ stato inoltre indagato il ruolo di mediazione svolto dalle emozioni negative (nello specifico, emozioni sociali: senso di colpa, imbarazzo, vergogna; e emozioni di ansietà: preoccupazione, ansia) (adattamento del PANAS, Watson et al, 1988). I risultati di un modello di equazioni strutturali multilivello su un campione di 353 lavoratori che lavorano in 81 gruppi di organizzazioni diverse, hanno confermato l’associazione tra EAC ed errori, anche attraverso la mediazione delle emozioni negative. In particolare, la dimensione dello strain è risultata correlata sia alle emozioni di ansietà che a quelle sociali, mentre la dimensione del covering è risultata correlata solo alle emozioni sociali. Inoltre, le emozioni negative mediano totalmente la relazione tra strain ed errori e parzialmente quella tra covering ed errori. Nel complesso, questo studio evidenzia l'importanza delle dimensioni culturali nel processo di gestione degli errori, mostrando inoltre il ruolo chiave delle emozioni negative nell'aumentare la probabilità di commettere errori.
2018
XV Congresso Nazionale della Sezione di “Psicologia per le Organizzazioni”
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Errori sul lavoro: il contributo della cultura di avversione agli errori e delle emozioni negative / Farnese, MARIA LUISA; Fida, Roberta. - (2018). (Intervento presentato al convegno XV Congresso Nazionale della Sezione di “Psicologia per le Organizzazioni” tenutosi a Roma).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1180639
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