La Corte Costituzionale sulla riforma delle "popolari"

La Corte Costituzionale torna a pronunciarsi sulla legittimità della riforma delle banche popolari operata a inizio 2015, con una sentenza che si pone in continuità con il precedente arresto originato da un ricorso principale della Regione Lombardia. Fugando i dubbi sollevati dal Consiglio di Stato sulla scorta di un accesso dibattito dottrinale e giurisprudenziale innestatosi sulla riforma del “credito popolare”, la pronuncia in commento solleva alcuni interessanti interrogativi sul crescente rilievo della stabilità finanziaria quale elemento dirimente per il (temporaneo) sacrificio di interessi individuali, nonché su ruolo e legittimazione istituzionale delle autorità amministrative indipendenti.