INTRODUZIONE: L'estensione intracranica della sinusite cronica è una complicanza rara in età adulta: è frequente nei primi venti anni. Gli empiemi sottodurali sono il 20% delle complicanze della sinusopatia e colpiscono generalmente i maschi: sono associati a rapido deterioramento clinico, gli ascessi cerebrali ad un percorso più lento e indolente: la differenza è data dalla capacità dell'infezione di diffondersi più rapidamente nello spazio subdurale. CASO CLINICO: Donna di 35 anni, ASA 2, con anamnesi positiva per sinusite cronica dal 2013, si presentava alla nostra osservazione con cefalea ed afasia. Portava in visione TC eseguita due settimane prima in altro nosocomio, negativa per ascessi cerebrali ed empiema. Nel nostro centro la RMN con mdc documentava ascesso in regione fronto-orbitaria-basale sn con raccolta di analoga patogenesi sottodurale, obliterazione del seno mascellare, frontale e delle regioni etmoidali da sinusopatia, senza alterazioni della continuità delle strutture anatomiche. In visione degli indici di flogosi in aumento e del peggioramento neurologico, la paziente veniva sottoposta ad intervento di evacuazione. In sala operatoria sono stati eseguiti ripetuti esami colturali del materiale purulento proveniente dall'ascesso e dall'empiema, risultati tutti negativi. Al termine dell'intervento è stata trasferita presso il nostro reparto di UTIPO. La nostra gestione farmacologica ha previsto terapia antiedemigena con Mannitolo 18% e Betametasone, terapia antibiotica con Cefazolina, Linezolid e Metronidazolo, terapia anticonvulsivante con Levetiracetam. Al controllo TC postoperatorio permaneva il tessuto ipodenso nel seno mascellare. Nei giorni successivi veniva trasferita in reparto con buona funzionalità neurologica. Dopo 12 giorni è stata nuovamente sottoposta ad intervento di FESS e bonifica del seno mascellare, dopo il quale è stata trasferita nuovamente in UTIPO per una notte, continuando la terapia antibiotica. Nei successivi controlli TC si è documentata l'assenza di alterazioni parenchimali e la paziente è stata dimessa a domicilio dopo 14 giorni, in buone condizioni neurologiche e cliniche con terapia Linezolid e Metronidazolo fino al successivo controllo RMN, in attesa di essere sottoposta ad intervento di reimpianto dell'opercolo osseo. CONCLUSIONI: Il drenaggio chirurgico di ascessi cerebrali è spesso necessario e permette di eseguire esami colturali. Il trattamento include antibiotici a largo spettro rivolti a stafilococchi, streptococchi e anaerobi. Nel 20% dei casi, compreso il nostro, nessun microrganismo è isolato. Il trattamento postoperatorio concentrato sulle diverse terapie ha permesso una corretta gestione del caso, evitando necrosi ossea. Sebbene rare in età adulta e confondibili con incidenti cerebrovascolari, le complicanze della sinusite dovrebbero essere diagnosticate e trattate tempestivamente dai clinici, al fine di evitare conseguenze neurologiche devastanti.

Gestione di complicanze intracraniche da sinusopatia cronica rare in età adulta: case report di ascesso cerebrale ed empiema sottodurale / Micarelli, Sibiana; Baio, Giulio; Giorgi, Federica; Mariani, Valentina; Alampi, D.; Rocco, M.. - (2018). (Intervento presentato al convegno 72 Congresso Nazionale SIAARTI tenutosi a Palermo).

Gestione di complicanze intracraniche da sinusopatia cronica rare in età adulta: case report di ascesso cerebrale ed empiema sottodurale

MICARELLI, SIBIANA;BAIO, GIULIO;GIORGI, FEDERICA;MARIANI, VALENTINA;D. Alampi;M. Rocco
2018

Abstract

INTRODUZIONE: L'estensione intracranica della sinusite cronica è una complicanza rara in età adulta: è frequente nei primi venti anni. Gli empiemi sottodurali sono il 20% delle complicanze della sinusopatia e colpiscono generalmente i maschi: sono associati a rapido deterioramento clinico, gli ascessi cerebrali ad un percorso più lento e indolente: la differenza è data dalla capacità dell'infezione di diffondersi più rapidamente nello spazio subdurale. CASO CLINICO: Donna di 35 anni, ASA 2, con anamnesi positiva per sinusite cronica dal 2013, si presentava alla nostra osservazione con cefalea ed afasia. Portava in visione TC eseguita due settimane prima in altro nosocomio, negativa per ascessi cerebrali ed empiema. Nel nostro centro la RMN con mdc documentava ascesso in regione fronto-orbitaria-basale sn con raccolta di analoga patogenesi sottodurale, obliterazione del seno mascellare, frontale e delle regioni etmoidali da sinusopatia, senza alterazioni della continuità delle strutture anatomiche. In visione degli indici di flogosi in aumento e del peggioramento neurologico, la paziente veniva sottoposta ad intervento di evacuazione. In sala operatoria sono stati eseguiti ripetuti esami colturali del materiale purulento proveniente dall'ascesso e dall'empiema, risultati tutti negativi. Al termine dell'intervento è stata trasferita presso il nostro reparto di UTIPO. La nostra gestione farmacologica ha previsto terapia antiedemigena con Mannitolo 18% e Betametasone, terapia antibiotica con Cefazolina, Linezolid e Metronidazolo, terapia anticonvulsivante con Levetiracetam. Al controllo TC postoperatorio permaneva il tessuto ipodenso nel seno mascellare. Nei giorni successivi veniva trasferita in reparto con buona funzionalità neurologica. Dopo 12 giorni è stata nuovamente sottoposta ad intervento di FESS e bonifica del seno mascellare, dopo il quale è stata trasferita nuovamente in UTIPO per una notte, continuando la terapia antibiotica. Nei successivi controlli TC si è documentata l'assenza di alterazioni parenchimali e la paziente è stata dimessa a domicilio dopo 14 giorni, in buone condizioni neurologiche e cliniche con terapia Linezolid e Metronidazolo fino al successivo controllo RMN, in attesa di essere sottoposta ad intervento di reimpianto dell'opercolo osseo. CONCLUSIONI: Il drenaggio chirurgico di ascessi cerebrali è spesso necessario e permette di eseguire esami colturali. Il trattamento include antibiotici a largo spettro rivolti a stafilococchi, streptococchi e anaerobi. Nel 20% dei casi, compreso il nostro, nessun microrganismo è isolato. Il trattamento postoperatorio concentrato sulle diverse terapie ha permesso una corretta gestione del caso, evitando necrosi ossea. Sebbene rare in età adulta e confondibili con incidenti cerebrovascolari, le complicanze della sinusite dovrebbero essere diagnosticate e trattate tempestivamente dai clinici, al fine di evitare conseguenze neurologiche devastanti.
2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1173113
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