Come previsto dal D.Lgs 150/2009, le Pubbliche Amministrazioni devono monitorare il benessere organizzativo. Oltre a rappresentare un adempimento normativo, la rilevazione del benessere rappresenta un processo bottom-up utile all’organizzazione e orientato al suo miglioramento. Tuttavia il questionario standard proposto da ANAC presenta alcuni limiti, come la mancanza di ancoraggio a un modello teorico e a dati empirici, e la scarsa contestualizzazione dei fattori per il contesto universitario. Questo contributo presenta l'esperienza del Politecnico di Milano, che ha scelto di indagare il benessere del personale con un questionario ad hoc e contestualizzato. Il questionario rileva una serie di dimensioni: percezioni dell’attività lavorativa (carico di lavoro significato, autonomia); percezioni del contesto sociale (percezione del capo, dei colleghi, del management e comportamenti di mobbing); percezioni dell’ambiente fisico; caratteristiche individuali (efficacia personale) e atteggiamenti lavorativi (engagement, soddisfazione e commitment organizzativo). Inoltre, data la rilevanza delle dimensioni di equità, valutazione e sviluppo dei collaboratori (emersa dai risultati dell'indagine 2015), si è scelto di approfondire questi aspetti attraverso 4 scale (percezione del sistema di valutazione, dell'operato del mio capo nella gestione del sistema di valutazione, delle manipolazioni alla valutazione da parte del capo e dell'equità). Gli obiettivi sono: presentare lo strumento e verificare le sue proprietà psicometriche; esplorare le relazioni tra le scale esaminate; analizzare le differenze nelle percezioni di clima tra alti e medi performer (etero-valutazione del capo). E’ stato possibile incrociare i dati di benessere con i dati di performance (valutazioni del capo). Il campione è costituito da 747 tecnici e amministrativi (pari al 61% della popolazione). La somministrazione è avvenuta on line. Dai risultati emerge una buona validità fattoriale e attendibilità delle scale. Il significato del lavoro e l'equità sono risultati più associati al work engagement e alla soddisfazione. Infine, i best performers percepiscono un clima organizzativo più positivo degli average performers.

Un questionario ad hoc per misurare il benessere organizzativo: l’esperienza del Politecnico di Milano / Consiglio, Chiara; Borgogni, Laura; Cepale, Gianluca; Alessandra, Moroni; Antonio, Marcato. - STAMPA. - (2017). (Intervento presentato al convegno #industria40: tèssere insieme benessere e produttività delle persone e delle organizzazion tenutosi a Caserta).

Un questionario ad hoc per misurare il benessere organizzativo: l’esperienza del Politecnico di Milano.

chiara consiglio;laura borgogni;Cepale, Gianluca;
2017

Abstract

Come previsto dal D.Lgs 150/2009, le Pubbliche Amministrazioni devono monitorare il benessere organizzativo. Oltre a rappresentare un adempimento normativo, la rilevazione del benessere rappresenta un processo bottom-up utile all’organizzazione e orientato al suo miglioramento. Tuttavia il questionario standard proposto da ANAC presenta alcuni limiti, come la mancanza di ancoraggio a un modello teorico e a dati empirici, e la scarsa contestualizzazione dei fattori per il contesto universitario. Questo contributo presenta l'esperienza del Politecnico di Milano, che ha scelto di indagare il benessere del personale con un questionario ad hoc e contestualizzato. Il questionario rileva una serie di dimensioni: percezioni dell’attività lavorativa (carico di lavoro significato, autonomia); percezioni del contesto sociale (percezione del capo, dei colleghi, del management e comportamenti di mobbing); percezioni dell’ambiente fisico; caratteristiche individuali (efficacia personale) e atteggiamenti lavorativi (engagement, soddisfazione e commitment organizzativo). Inoltre, data la rilevanza delle dimensioni di equità, valutazione e sviluppo dei collaboratori (emersa dai risultati dell'indagine 2015), si è scelto di approfondire questi aspetti attraverso 4 scale (percezione del sistema di valutazione, dell'operato del mio capo nella gestione del sistema di valutazione, delle manipolazioni alla valutazione da parte del capo e dell'equità). Gli obiettivi sono: presentare lo strumento e verificare le sue proprietà psicometriche; esplorare le relazioni tra le scale esaminate; analizzare le differenze nelle percezioni di clima tra alti e medi performer (etero-valutazione del capo). E’ stato possibile incrociare i dati di benessere con i dati di performance (valutazioni del capo). Il campione è costituito da 747 tecnici e amministrativi (pari al 61% della popolazione). La somministrazione è avvenuta on line. Dai risultati emerge una buona validità fattoriale e attendibilità delle scale. Il significato del lavoro e l'equità sono risultati più associati al work engagement e alla soddisfazione. Infine, i best performers percepiscono un clima organizzativo più positivo degli average performers.
2017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1120499
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