Le rappresentazioni artistiche, nella più ampia accezione del termine, rappresentano un ambito di ricerca molto particolare negli studi paletnologici sia per il loro alto contenuto simbolico che rende tale aspetto difficilmente inquadrabile da una prospettiva di individuazione del significato, sia per la disomogeneità culturale che si riscontra nei diversi contesti. Se, infatti, specifici ambiti culturali e geografici sono contraddistinti da un forte impulso verso la rappresentazione artistica, fino a permettere di disegnare dei processi storici in cui l’arte diviene narrativa e facilmente correlabile con la sfera sociale, altri ambiti culturali di pari complessità sembrano esserne privi o caratterizzati da attestazioni sporadiche. Infatti, è molto probabile che alcune aree, e di questo si hanno vari esempi in ambito nazionale e internazionale, siano state interessate maggiormente dall’affermazione di una tradizione artistica. I Monti Lepini, e più in generale il Basso Lazio, costituiscono un contesto ad alto potenziale se si tiene presente della presenza di alcuni dei siti che hanno restituito arte rupestre. In quest’ottica il territorio in esame costituisce una delle aree dell’Italia centrale più ad alto potenziale per quanto concerne l’arte rupestre.
L’arte rupestre dei Monti Lepini: “vecchi dati” e “nuove prospettive” di ricerca / Mironti, Vittorio; Vilmercati, Melissa; Puddu, DARIO ANTONIO; Ruzza, Stefano; Pianelli, FRANCESCO SAVERIO; Modesto, Rachele. - (2019). (Intervento presentato al convegno Sezze, i Monti Lepini e il basso Lazio tra Preistoria e Protostoria tenutosi a Sezze).
L’arte rupestre dei Monti Lepini: “vecchi dati” e “nuove prospettive” di ricerca
Vittorio Mironti;Melissa Vilmercati;PUDDU, DARIO ANTONIO;Stefano Ruzza;Francesco Saverio Pianelli;Rachele Modesto
2019
Abstract
Le rappresentazioni artistiche, nella più ampia accezione del termine, rappresentano un ambito di ricerca molto particolare negli studi paletnologici sia per il loro alto contenuto simbolico che rende tale aspetto difficilmente inquadrabile da una prospettiva di individuazione del significato, sia per la disomogeneità culturale che si riscontra nei diversi contesti. Se, infatti, specifici ambiti culturali e geografici sono contraddistinti da un forte impulso verso la rappresentazione artistica, fino a permettere di disegnare dei processi storici in cui l’arte diviene narrativa e facilmente correlabile con la sfera sociale, altri ambiti culturali di pari complessità sembrano esserne privi o caratterizzati da attestazioni sporadiche. Infatti, è molto probabile che alcune aree, e di questo si hanno vari esempi in ambito nazionale e internazionale, siano state interessate maggiormente dall’affermazione di una tradizione artistica. I Monti Lepini, e più in generale il Basso Lazio, costituiscono un contesto ad alto potenziale se si tiene presente della presenza di alcuni dei siti che hanno restituito arte rupestre. In quest’ottica il territorio in esame costituisce una delle aree dell’Italia centrale più ad alto potenziale per quanto concerne l’arte rupestre.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.