Il testo è incentrato sul ruolo sociale dell'architettura di Lina Bo Bardi, in rapporto anche a quella della Scuola di San Paolo in Brasile. Tra i progetti realizzati nella capitale paulista, sono in particolare due quelli vicini all’impostazione della Scuola Paulista e che meglio riflettono alcuni aspetti centrali dell'architettura della progettista di origine italiana: il Museu de Arte de São Paulo (MASP) e il Centro de Lazer SESC-Pompéia. In queste opere si celebra lo spazio collettivo: esse raggiungono infatti il massimo della bellezza quando sono pienamente vissute dalla comunità. Quella della Bardi è un’architettura che pone al centro della composizione l’individuo, senza distinzione di età e classe sociale: nei suoi schizzi non mancano mai persone o addirittura bambini; il fine ultimo è realizzare opere che possano esprimere pienamente le esigenze del popolo e da quest’ultimo essere vissute quotidianamente. Nell’aspetto umano dell’opera della Bardi, più che in quello architettonico, risiede la vicinanza alla Scuola Paulista.
O povo deve fazer arquitetura. La dimensione collettiva dei progetti paulisti di Lina Bo Bardi / Sarno, Francesca. - In: HORTUS. - ISSN 2038-6095. - ELETTRONICO. - 87:(2014).
O povo deve fazer arquitetura. La dimensione collettiva dei progetti paulisti di Lina Bo Bardi
Sarno, Francesca
2014
Abstract
Il testo è incentrato sul ruolo sociale dell'architettura di Lina Bo Bardi, in rapporto anche a quella della Scuola di San Paolo in Brasile. Tra i progetti realizzati nella capitale paulista, sono in particolare due quelli vicini all’impostazione della Scuola Paulista e che meglio riflettono alcuni aspetti centrali dell'architettura della progettista di origine italiana: il Museu de Arte de São Paulo (MASP) e il Centro de Lazer SESC-Pompéia. In queste opere si celebra lo spazio collettivo: esse raggiungono infatti il massimo della bellezza quando sono pienamente vissute dalla comunità. Quella della Bardi è un’architettura che pone al centro della composizione l’individuo, senza distinzione di età e classe sociale: nei suoi schizzi non mancano mai persone o addirittura bambini; il fine ultimo è realizzare opere che possano esprimere pienamente le esigenze del popolo e da quest’ultimo essere vissute quotidianamente. Nell’aspetto umano dell’opera della Bardi, più che in quello architettonico, risiede la vicinanza alla Scuola Paulista.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sarno_O-povo-deve_2014.pdf
accesso aperto
Note: http://www.vg-hortus.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1692:o-povo-deve-fazer-arquitetura-la-dimensione-collettiva-dei-progetti-paulisti-di-lina-bo-bardi&catid=13:studi-storici&Itemid=15
Tipologia:
Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
460.65 kB
Formato
Adobe PDF
|
460.65 kB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.