Introduzione: L’O.M.S. stima che nei paesi industrializzati i problemi di fertilità riguardino il 15-20% delle coppie. Obiettivo: Valutare gli effetti della tecnica della scrittura espressiva secondo Pennebaker in coppie che intraprendono un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) ipotizzando che l’elaborazione cognitivo-emozionale attivata dalla scrittura possa ottenere un effetto in termini di: diminuzione dei punteggi di alessitimia e di sintomatologia psicofisica e maggior numero di gravidanze. Metodologia: 91 donne nella fase iniziale del percorso di PMA sono state suddivise, tramite randomizzazione a coppie, in un gruppo sperimentale, che ha scritto per tre incontri dei sentimenti e pensieri connessi all'esperienza infertilità, e in uno di controllo, che non ha scritto. Le donne di entrambi i gruppi, ed i relativi partner (31 uomini), hanno compilato una scheda socio-anagrafica, la TAS-20, e l’ SCL-90-R prima e dopo gli interventi medico e di scrittura. Risultati: Sono state condotte analisi separate per i gruppi di donne e di uomini. I gruppi sono risultati omogenei circa le variabili socio-demografiche prese in esame. Non è stato riscontrato alcun effetto specifico della scrittura sui punteggi di alessitimia e sintomatologia psicofisica delle donne. Al contrario, emerge una diminuzione significativa dei punteggi di “Pensiero Orientato all’Esterno” (p=.01) e Totale (p=.03) della TAS-20 nei partner delle donne che hanno scritto. Una differenza significativa è stata riscontrata nelle percentuali di gravidanze a seguito delle tecniche di PMA tra il gruppo sperimentale(n=13; 28%) e sia il gruppo di controllo(n=5; 11,%) (chi2=4.216; p=.04) che di donne che hanno rifiutato di partecipare allo studio (n=0) (chi2=2.642; p= .006). Conclusioni: i risultati supportano l’efficacia della scrittura espressiva nel contesto della PMA come utile strumento di promozione sia del successo del trattamento medico che di consapevolezza emotiva (partner), incoraggiando la prosecuzione del lavoro. Le implicazioni clinico-professionali dei risultati saranno discusse.
La scrittura espressiva secondo Pennebaker nella Procreazione Medicalmente Assistita / Renzi, A. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 121-135. (Intervento presentato al convegno In-fertilità: un approccio multidisciplinare tenutosi a Roma, Italia).
La scrittura espressiva secondo Pennebaker nella Procreazione Medicalmente Assistita
Renzi A
2018
Abstract
Introduzione: L’O.M.S. stima che nei paesi industrializzati i problemi di fertilità riguardino il 15-20% delle coppie. Obiettivo: Valutare gli effetti della tecnica della scrittura espressiva secondo Pennebaker in coppie che intraprendono un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) ipotizzando che l’elaborazione cognitivo-emozionale attivata dalla scrittura possa ottenere un effetto in termini di: diminuzione dei punteggi di alessitimia e di sintomatologia psicofisica e maggior numero di gravidanze. Metodologia: 91 donne nella fase iniziale del percorso di PMA sono state suddivise, tramite randomizzazione a coppie, in un gruppo sperimentale, che ha scritto per tre incontri dei sentimenti e pensieri connessi all'esperienza infertilità, e in uno di controllo, che non ha scritto. Le donne di entrambi i gruppi, ed i relativi partner (31 uomini), hanno compilato una scheda socio-anagrafica, la TAS-20, e l’ SCL-90-R prima e dopo gli interventi medico e di scrittura. Risultati: Sono state condotte analisi separate per i gruppi di donne e di uomini. I gruppi sono risultati omogenei circa le variabili socio-demografiche prese in esame. Non è stato riscontrato alcun effetto specifico della scrittura sui punteggi di alessitimia e sintomatologia psicofisica delle donne. Al contrario, emerge una diminuzione significativa dei punteggi di “Pensiero Orientato all’Esterno” (p=.01) e Totale (p=.03) della TAS-20 nei partner delle donne che hanno scritto. Una differenza significativa è stata riscontrata nelle percentuali di gravidanze a seguito delle tecniche di PMA tra il gruppo sperimentale(n=13; 28%) e sia il gruppo di controllo(n=5; 11,%) (chi2=4.216; p=.04) che di donne che hanno rifiutato di partecipare allo studio (n=0) (chi2=2.642; p= .006). Conclusioni: i risultati supportano l’efficacia della scrittura espressiva nel contesto della PMA come utile strumento di promozione sia del successo del trattamento medico che di consapevolezza emotiva (partner), incoraggiando la prosecuzione del lavoro. Le implicazioni clinico-professionali dei risultati saranno discusse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.