L’architettura cilena sin dagli inizi ha dovuto affrontare un territorio di grande scala, di presenza accogliente e includente che configura un paesaggio naturale percepito come remoto e vergine. A differenza dell’Europa, dove il monumentale è dato dall’architettura, in America il riferimento principale è dato dalla geografia. Questa concezione culturale del paesaggio porta a costruire l’architettura in un modo particolare, che nasce spontaneamente da un dialogo costante con la natura. “Fondare” nel territorio e “umanizzare” la natura diventano i due cardini della relazione tra Uomo e Natura e queste due “azioni” di definizione dei luoghi rappresentano anche i due paradigmi dell’architettura cilena contemporanea. È appunto dagli anni ‘90 in poi che inizia un periodo di ricerca di un’identità propria, emergendo un’architettura che sebbene prenda le virtù del Movimento Moderno e gli avanzamenti tecnologici, al tempo stesso riesce a stabilire diversi tipi di rapporto con il contesto naturale, avendo come riferimento da una parte la vastità di questo territorio e dall’altra la cultura locale che si è sviluppata in esso. La ricerca indaga dunque su come avviene il rapporto tra uomo-natura-architettura, facendo particolare attenzione all’influenza della dimensione territoriale nel processo di progettazione. Si individuano i diversi metodi e approcci progettuali al paesaggio naturale attraverso lo studio dei concetti relativi al tema e l’analisi teorico-critica dei progetti più significativi costruiti tra il 1990 e il 2016, essendo le chiavi di lettura di questi “Il paesaggio come architettura” inteso come la genesi del progetto nella dominante naturale e “L’architettura come paesaggio” che insegue la continuità delle tradizioni locali. In questo modo si cerca di dimostrare l’influenza della dimensione territoriale e della dimensione culturale nella progettazione e nella configurazione del nuovo paesaggio, nonché come questi aspetti consolidino una certa identità dell’architettura contemporanea cilena.

Progettare nel paesaggio naturale: metodi e approcci dell’architettura contemporanea cilena (1990-2016) / Marziano, Pia. - (2018 Feb 23).

Progettare nel paesaggio naturale: metodi e approcci dell’architettura contemporanea cilena (1990-2016)

MARZIANO, PIA
23/02/2018

Abstract

L’architettura cilena sin dagli inizi ha dovuto affrontare un territorio di grande scala, di presenza accogliente e includente che configura un paesaggio naturale percepito come remoto e vergine. A differenza dell’Europa, dove il monumentale è dato dall’architettura, in America il riferimento principale è dato dalla geografia. Questa concezione culturale del paesaggio porta a costruire l’architettura in un modo particolare, che nasce spontaneamente da un dialogo costante con la natura. “Fondare” nel territorio e “umanizzare” la natura diventano i due cardini della relazione tra Uomo e Natura e queste due “azioni” di definizione dei luoghi rappresentano anche i due paradigmi dell’architettura cilena contemporanea. È appunto dagli anni ‘90 in poi che inizia un periodo di ricerca di un’identità propria, emergendo un’architettura che sebbene prenda le virtù del Movimento Moderno e gli avanzamenti tecnologici, al tempo stesso riesce a stabilire diversi tipi di rapporto con il contesto naturale, avendo come riferimento da una parte la vastità di questo territorio e dall’altra la cultura locale che si è sviluppata in esso. La ricerca indaga dunque su come avviene il rapporto tra uomo-natura-architettura, facendo particolare attenzione all’influenza della dimensione territoriale nel processo di progettazione. Si individuano i diversi metodi e approcci progettuali al paesaggio naturale attraverso lo studio dei concetti relativi al tema e l’analisi teorico-critica dei progetti più significativi costruiti tra il 1990 e il 2016, essendo le chiavi di lettura di questi “Il paesaggio come architettura” inteso come la genesi del progetto nella dominante naturale e “L’architettura come paesaggio” che insegue la continuità delle tradizioni locali. In questo modo si cerca di dimostrare l’influenza della dimensione territoriale e della dimensione culturale nella progettazione e nella configurazione del nuovo paesaggio, nonché come questi aspetti consolidino una certa identità dell’architettura contemporanea cilena.
23-feb-2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1076925
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