Esigenza di tutelare l’interesse del minore impone il riconoscimento di sentenze di adozione ‘straniere’ anche per adottanti dello stesso sesso

With the decision of 7 March 2017 the Juvenile Court of Florence, for the first time in Italy, has recognized the measures pronounced by a Family Court of the United Kingdom, through which was established the adoption of two minors by a couple of Italian citizens, living in the UK from several years, who were unmarried and same-sex. It is an adoption that could not have been pronounced, in accordance with current Italian legislation but as was based on the UK law, and as was stemming from the UK competent authority had to be recognized through Article 36, paragraph 4, of the ‘new text’ of the Law n. 183 of 1984. According to the judges of Florence, the ruling does not conflict with public order and above all, after that emotional ties have established inside the adoptive family, its recognition must be considered as corresponding to the best interests of the child.

Con la pronuncia del 7 marzo 2017 il Tribunale per i minorenni di Firenze, per la prima volta in Italia, ha riconosciuto dei provvedimenti di adozione di due minori, pronunciati da una Family Court del Regno Unito, in favore di una coppia di cittadini italiani non coniugati e dello stesso sesso, lì residenti da alcuni anni. Si tratta di un’adozione che in Italia, ai sensi della normativa vigente, non avrebbe potuto essere pronunciata, ma che risultando conforme alla legislazione del Regno Unito, e promanando dall’autorità britannica competente, può e deve essere riconosciuta ai sensi dell’art. 36, comma 4, del nuovo testo della Legge n. 183 del 1984. Secondo i giudici di Firenze la pronuncia non contrasta con l’ordine pubblico e, soprattutto, una volta che all’interno della famiglia adottiva si sono consolidati dei legami affettivi, il suo riconoscimento deve essere considerato rispondente al superiore interesse del minore.