During the excavation of Casal Bertone, which returned over 200 burials, an individual was found with evident alterations of the feet. The tarsal bones were fused, the metatarsals had fringed epiphysis and pseudocyst cavities and the tuberosity of the right calcane was crossed by a hole of dubious etiology. The individual, aged between 50 and 60 years old, of a female gender, is of a gracile body with a height of about 147 cm. In order to understand the pathology that had affected the individual and the nature of the heel hole, the elements of the feet were subjected to investigation by computerized axial tomography (TAC). From the images obtained it is observed that the area adjacent to the hole has a very high radiopacity due to calcification of the bone; this detail suggests that the hole was practiced in life. The hypothesis of a possible surgical operation could be confirmed by the discovery of traces of silver ...

Nel corso dello scavo di Casal Bertone, che ha restituito oltre 200 sepolture è stato rinvenuto un individuo con evidenti alterazioni dei piedi. Le ossa tarsali risultavano fuse, i metatarsali avevano epifisi sfrangiate e cavità pseudocistiche e la tuberosità del calcagno destro era attraversata da un foro di dubbia eziologia. L’ individuo, d’età alla morte compresa tra 50 e 60 anni, di sesso femminile, è di corporatura gracile con una statura pari a 147 cm ca. Al fine di comprendere la patologia che aveva colpito l’individuo e la natura del foro del calcagno, gli elementi dei piedi sono stati sottoposti ad indagine tramite tomografia assiale computerizzata (TAC). Dalle immagini ottenute si osserva che la zona adiacente al foro presenta una radiopacità molto elevata dovuta alla calcificazione dell’osso; tale dettaglio suggerisce che il foro sia stato praticato in vita. L’ipotesi di un possibile intervento chirurgico potrebbe essere avvalorata dal rinvenimento di tracce d’argento all’interno del foro. Le fonti storiche riportano che alcuni strumenti chirurgici e contenitori utilizzati per miscelare i farmaci potevano esserne rivestiti; inoltre in età imperiale è attestato l’utilizzo dell’argento nelle ricette, come componente di farmaci e impiastri per il trattamento di alcune patologie.

Poster 1.43 Evidenze di un possibile trattamento chirurgico in uno scheletro del sepolcreto di Casal Bertone (Roma, I-III sec. d.C.) / Battistini, A; Caldarini, C; Capuani, S; Catalano, P; Conti, F; Gazzaniga, V; Longo, M; Messineo, D; Mormina, E; Longo, S; Zavaroni, Federica. - STAMPA. - unico:(2017), pp. 52-52. (Intervento presentato al convegno XXII CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONE ANTROPOLOGICA ITALIANA tenutosi a Villa Mondragone (Monteporzio Catone, Roma) nel 6-8 settembre 2017).

Poster 1.43 Evidenze di un possibile trattamento chirurgico in uno scheletro del sepolcreto di Casal Bertone (Roma, I-III sec. d.C.)

Capuani S
Membro del Collaboration Group
;
Gazzaniga V
Conceptualization
;
Messineo D
Membro del Collaboration Group
;
2017

Abstract

During the excavation of Casal Bertone, which returned over 200 burials, an individual was found with evident alterations of the feet. The tarsal bones were fused, the metatarsals had fringed epiphysis and pseudocyst cavities and the tuberosity of the right calcane was crossed by a hole of dubious etiology. The individual, aged between 50 and 60 years old, of a female gender, is of a gracile body with a height of about 147 cm. In order to understand the pathology that had affected the individual and the nature of the heel hole, the elements of the feet were subjected to investigation by computerized axial tomography (TAC). From the images obtained it is observed that the area adjacent to the hole has a very high radiopacity due to calcification of the bone; this detail suggests that the hole was practiced in life. The hypothesis of a possible surgical operation could be confirmed by the discovery of traces of silver ...
2017
Nel corso dello scavo di Casal Bertone, che ha restituito oltre 200 sepolture è stato rinvenuto un individuo con evidenti alterazioni dei piedi. Le ossa tarsali risultavano fuse, i metatarsali avevano epifisi sfrangiate e cavità pseudocistiche e la tuberosità del calcagno destro era attraversata da un foro di dubbia eziologia. L’ individuo, d’età alla morte compresa tra 50 e 60 anni, di sesso femminile, è di corporatura gracile con una statura pari a 147 cm ca. Al fine di comprendere la patologia che aveva colpito l’individuo e la natura del foro del calcagno, gli elementi dei piedi sono stati sottoposti ad indagine tramite tomografia assiale computerizzata (TAC). Dalle immagini ottenute si osserva che la zona adiacente al foro presenta una radiopacità molto elevata dovuta alla calcificazione dell’osso; tale dettaglio suggerisce che il foro sia stato praticato in vita. L’ipotesi di un possibile intervento chirurgico potrebbe essere avvalorata dal rinvenimento di tracce d’argento all’interno del foro. Le fonti storiche riportano che alcuni strumenti chirurgici e contenitori utilizzati per miscelare i farmaci potevano esserne rivestiti; inoltre in età imperiale è attestato l’utilizzo dell’argento nelle ricette, come componente di farmaci e impiastri per il trattamento di alcune patologie.
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