Il contributo confronta le parole utilizzate per esprimere l'identità e l'alterità in opere appartenenti a due generi letterari diversi, la Chanson de Roland e il Devisement dou monde, rilevando i punti di contatto lessicali e motivandoli con ragioni interne al sistema rappresentativo interno a ciascuna opera. Nella costruzione di un lessico dell’identità e dell’alterità all’interno di un’opera è innanzitutto necessario stabilire dove passa e che cosa separa la linea che distingue le manifestazioni dell’identità e alterità, le parole che definiscono il sé e lo separano dall’altro. Le parole con un particolare valore identitario, infatti,costruiscono il soggetto, individuale o collettivo, all’interno di un testo. Il confine tra sé e l’altro è mobile e negoziabile; è sensibile al trascorrere del tempo e al mutare dell’oggetto della rappresentazione e delle circostanze storiche. Le parole e le strategie testuali che vengono usate per esprimere il sé e distinguerlo dall’altro, invece, sono spesso simili, possono coincidere in parte, o essere attivate da specifiche esigenze. In questa prospettiva l’analisi parallela e il confronto tra testi diversi e lontani come la Chanson de Roland e il Devisement dou monde di Marco Polo possono costituire un valido banco di prova.
Per un lessico europeo dell’identità medievale. Il caso della Chanson de Roland e del Devisement dou monde / Perrotta, Annalisa; Mascherpa, Giuseppe. - STAMPA. - (2017), pp. 613-626. (Intervento presentato al convegno Par deviers Rome m'en revenrai errant tenutosi a Roma).
Per un lessico europeo dell’identità medievale. Il caso della Chanson de Roland e del Devisement dou monde
Annalisa Perrotta;
2017
Abstract
Il contributo confronta le parole utilizzate per esprimere l'identità e l'alterità in opere appartenenti a due generi letterari diversi, la Chanson de Roland e il Devisement dou monde, rilevando i punti di contatto lessicali e motivandoli con ragioni interne al sistema rappresentativo interno a ciascuna opera. Nella costruzione di un lessico dell’identità e dell’alterità all’interno di un’opera è innanzitutto necessario stabilire dove passa e che cosa separa la linea che distingue le manifestazioni dell’identità e alterità, le parole che definiscono il sé e lo separano dall’altro. Le parole con un particolare valore identitario, infatti,costruiscono il soggetto, individuale o collettivo, all’interno di un testo. Il confine tra sé e l’altro è mobile e negoziabile; è sensibile al trascorrere del tempo e al mutare dell’oggetto della rappresentazione e delle circostanze storiche. Le parole e le strategie testuali che vengono usate per esprimere il sé e distinguerlo dall’altro, invece, sono spesso simili, possono coincidere in parte, o essere attivate da specifiche esigenze. In questa prospettiva l’analisi parallela e il confronto tra testi diversi e lontani come la Chanson de Roland e il Devisement dou monde di Marco Polo possono costituire un valido banco di prova.File | Dimensione | Formato | |
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