La definizione di giusto processo è pressoché uniforme nei tre ordinamenti: l'art. 6 della CEDU, l'art. 47 della Carta Europea dei Diritti dell'Uomo e l'art. 111 della Costituzione, difatti, individuano i medesimi caratteri minimi del giusto processo. Tuttavia, l'ambito di operatività di tali disposizioni rispetto alla materia tributaria è notevolmente differente: mentre la Corte EDU, seppur con una giurisprudenza in continua evoluzione, è ferma nell'escludere che l'art. 6 operi per le controversie aventi ad oggetto la mera determinazione dell'imposta, l'art. 47 dovrebbe trovare applicazione per tutte le liti relative alla materia tributaria involgenti questioni di competenza europea; infine, non vi sono dubbi sulla diretta applicabilità delle garanzie di cui all'art. 111 Cost. A fronte di siffatte premesse, l'indagine si è sviluppata ponendo in luce le molteplici criticità dell'ordinamento interno in punto di effettività della tutela offerta al contribuente. Per un verso, è stata illustrata la disciplina interna dell'organizzazione della giustizia e del processo tributari, con particolare riferimento ai suoi profili di palese disallineamento rispetto ai canoni del fair trial; per altro verso, si è dato di come il perimetro di operatività della c.d. Legge Pinto risenta delle limitazioni imposte dalla Corte EDU in punto di applicabilità dell'art. 6 CEDU. Infine, l'analisi si è rivolta alla disciplina degli strumenti predisposti nei tre ordinamenti al fine di garantire l'effettività delle relative disposizioni, per poi concludersi con la verifica della possibilità del contribuente vittima di un contenzioso tributario non conforme ai canoni del giusto processo di attivare concretamente tali strumenti.
Il giusto processo tributario nei tre livelli: internazionale, europeo e interno / Biscuola, Alessia. - (2016 Jul 28).
Il giusto processo tributario nei tre livelli: internazionale, europeo e interno
BISCUOLA, ALESSIA
28/07/2016
Abstract
La definizione di giusto processo è pressoché uniforme nei tre ordinamenti: l'art. 6 della CEDU, l'art. 47 della Carta Europea dei Diritti dell'Uomo e l'art. 111 della Costituzione, difatti, individuano i medesimi caratteri minimi del giusto processo. Tuttavia, l'ambito di operatività di tali disposizioni rispetto alla materia tributaria è notevolmente differente: mentre la Corte EDU, seppur con una giurisprudenza in continua evoluzione, è ferma nell'escludere che l'art. 6 operi per le controversie aventi ad oggetto la mera determinazione dell'imposta, l'art. 47 dovrebbe trovare applicazione per tutte le liti relative alla materia tributaria involgenti questioni di competenza europea; infine, non vi sono dubbi sulla diretta applicabilità delle garanzie di cui all'art. 111 Cost. A fronte di siffatte premesse, l'indagine si è sviluppata ponendo in luce le molteplici criticità dell'ordinamento interno in punto di effettività della tutela offerta al contribuente. Per un verso, è stata illustrata la disciplina interna dell'organizzazione della giustizia e del processo tributari, con particolare riferimento ai suoi profili di palese disallineamento rispetto ai canoni del fair trial; per altro verso, si è dato di come il perimetro di operatività della c.d. Legge Pinto risenta delle limitazioni imposte dalla Corte EDU in punto di applicabilità dell'art. 6 CEDU. Infine, l'analisi si è rivolta alla disciplina degli strumenti predisposti nei tre ordinamenti al fine di garantire l'effettività delle relative disposizioni, per poi concludersi con la verifica della possibilità del contribuente vittima di un contenzioso tributario non conforme ai canoni del giusto processo di attivare concretamente tali strumenti.File | Dimensione | Formato | |
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Tesi dottorato Biscuola
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