La sicurezza, bisogno primario della specie umana, abbraccia secondo R. Castel sia la dimensione "civile", affidata in età contemporanea allo Stato di diritto come garante dell'incolumità dei cittadini e della tutela dei loro beni, sia quella sociale, come garante del loro benessere mediante le provvidenze dello Stato sociale. Nel presente saggio la diffusa insicurezza rilevata attualmente in molte società occidentali viene ricondotta a una serie di fattori in grado di mettere a repentaglio l'equilibrio raggiunto nell'uno e nell'altro ambito: criminalità, guerre, terrorismo, così come crisi economiche, disoccupazione, indebolimento del Welfare. Allo scopo di sistematizzare e distinguere i differenti fenomeni, così come di immaginare possibili soluzioni, si propone di distinguere tra i fattori dell'insicurezza separando i PERICOLI (fonti di danni inintenzionali ed esterne in quanto naturali) dai RISCHI (conseguenze disfunzionali di processi interni intenzionalmente funzionali) dalle MINACCE (fonti intenzionali, esterne e talora interne, di danni). Evitare di confondere le tre categorie permette di elaborare misure di prevenzione e di gestione degli stati critici più eque ed efficaci di quelle talora evocate nel discorso pubblico - mediatico e politico.
Sicurezza e insicurezza nella società contemporanea / Battistelli, Fabrizio; Paci, Massimo. - In: SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE. - ISSN 1121-1148. - 85:(2008), pp. 5-21.
Sicurezza e insicurezza nella società contemporanea
BATTISTELLI, Fabrizio;PACI, MASSIMO
2008
Abstract
La sicurezza, bisogno primario della specie umana, abbraccia secondo R. Castel sia la dimensione "civile", affidata in età contemporanea allo Stato di diritto come garante dell'incolumità dei cittadini e della tutela dei loro beni, sia quella sociale, come garante del loro benessere mediante le provvidenze dello Stato sociale. Nel presente saggio la diffusa insicurezza rilevata attualmente in molte società occidentali viene ricondotta a una serie di fattori in grado di mettere a repentaglio l'equilibrio raggiunto nell'uno e nell'altro ambito: criminalità, guerre, terrorismo, così come crisi economiche, disoccupazione, indebolimento del Welfare. Allo scopo di sistematizzare e distinguere i differenti fenomeni, così come di immaginare possibili soluzioni, si propone di distinguere tra i fattori dell'insicurezza separando i PERICOLI (fonti di danni inintenzionali ed esterne in quanto naturali) dai RISCHI (conseguenze disfunzionali di processi interni intenzionalmente funzionali) dalle MINACCE (fonti intenzionali, esterne e talora interne, di danni). Evitare di confondere le tre categorie permette di elaborare misure di prevenzione e di gestione degli stati critici più eque ed efficaci di quelle talora evocate nel discorso pubblico - mediatico e politico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.