Il bue di San Zopito, al rientro della processione del lunedì di Pentecoste del 2011, si affaccia dopo sessantadue anni all'ingresso della chiesa di San Pietro Apostolo. Per la prima volta l’animale arriva così vicino a tornare all’interno del luogo in cui fino al 1948 continuava gli inginocchiamenti, che oggi compie la domenica mattina davanti alle chiese principali di Loreto Aprutino, e il lunedì pomeriggio in piazza al transito del busto di San Zopito Martire e al rientro della statua, fermandosi sul sagrato al riparo del loggiato. Analizzati nell'arco dello spettro temporale documentato della storia della festa (1711-2012) e sulla base di ipotesi confortate da un’etnografia di tipo comparativo e regressivo, i due protagonisti del rituale, San Zopito e il bue, oggi apparentemente così distanti, sembrano infine riconoscersi pienamente come parti diverse e complementari di uno stesso cerimoniale, in una complessa stratificazione che ridefinisce le distanze – e la compenetrazione – fra la cultura popolare e l’universo simbolico e rituale governato dal cattolicesimo.
Il Santo e il bue. Contributo all'analisi di un complesso rituale / Spitilli, Gianfranco. - In: VOCI. - ISSN 1827-5095. - STAMPA. - 2:(2012), pp. 155-174.
Il Santo e il bue. Contributo all'analisi di un complesso rituale
SPITILLI, GIANFRANCO
2012
Abstract
Il bue di San Zopito, al rientro della processione del lunedì di Pentecoste del 2011, si affaccia dopo sessantadue anni all'ingresso della chiesa di San Pietro Apostolo. Per la prima volta l’animale arriva così vicino a tornare all’interno del luogo in cui fino al 1948 continuava gli inginocchiamenti, che oggi compie la domenica mattina davanti alle chiese principali di Loreto Aprutino, e il lunedì pomeriggio in piazza al transito del busto di San Zopito Martire e al rientro della statua, fermandosi sul sagrato al riparo del loggiato. Analizzati nell'arco dello spettro temporale documentato della storia della festa (1711-2012) e sulla base di ipotesi confortate da un’etnografia di tipo comparativo e regressivo, i due protagonisti del rituale, San Zopito e il bue, oggi apparentemente così distanti, sembrano infine riconoscersi pienamente come parti diverse e complementari di uno stesso cerimoniale, in una complessa stratificazione che ridefinisce le distanze – e la compenetrazione – fra la cultura popolare e l’universo simbolico e rituale governato dal cattolicesimo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.