La festa di San Zopito a Loreto Aprutino in Abruzzo, oggetto del presente studio, è contrassegnata da una pluralità di elementi interconnessi, tra i quali le formalizzazioni sonore assumono un ruolo centrale e determinante. L’intero cerimoniale è definito da uno specifico “paesaggio sonoro”; questo sistema di suoni è il prodotto di una lunga elaborazione che attraversa l’intera storia della festa, codificato dalla comunità in risposta a precise ed identificabili esigenze di carattere rituale, culturalmente rilevanti, riconosciute e strutturate all'interno della società loretese. L’approccio uditivo alla festa di San Zopito pone in luce il valore antitempestario ed esorcistico dei suoni prodotti durante le processioni, in relazione diretta con l’articolata serie di funzioni attribuite al santo e veicolate dall'intero complesso rituale. Nei giorni della festa, muovendosi per le strade del paese, fra i vicoli e le piazze per seguire le processioni, si è immersi in un peculiare universo acustico, risultante dalla combinazione di numerosi elementi: dai rumori assordanti degli spari alla melodia ipnotica della zampogna, dal rintocco delle campane del bue a quello delle campane della chiesa, dalla banda in cammino all'applauso scrosciante che segue gli inginocchiamenti dell’animale, i suoni della festa sono organizzati in un linguaggio strutturato in base ad un preciso ordine gerarchico e spazio-temporale, che pone in rapporto di corrispondenza i momenti simbolicamente e socialmente più rilevanti – l'inginocchiamento davanti alla chiesa di San Pietro e quello in piazza al passaggio del santo – con la più densa concentrazione di eventi sonori. La funzione rituale del suono si realizza anche al di fuori della dimensione propriamente festiva, investendo parzialmente la sfera del quotidiano; questa ulteriore estensione di significati investe le formalizzazioni sonore che accompagnano l’addestramento e gli inginocchiamenti preparatori del bue, necessarie a mettere in opera la periodica riproposizione del miracolo al fondamento della festa: la zampogna e le tre campane dell’animale, protagoniste delle pratiche del tirocinio, sono anche i dispositivi sonori la cui caratterizzazione in senso emico è più coerentemente definita, oggetti principali delle considerazioni musicali in atto nella comunità loretese.

La funzione rituale del suono. L'universo sonoro nella festa di San Zopito a Loreto Aprutino / Spitilli, Gianfranco. - In: REVISTA DE ETNOGRAFIE SI FOLCLOR. - ISSN 0034-8198. - STAMPA. - 1-2:New series(2012), pp. 107-146.

La funzione rituale del suono. L'universo sonoro nella festa di San Zopito a Loreto Aprutino

SPITILLI, GIANFRANCO
2012

Abstract

La festa di San Zopito a Loreto Aprutino in Abruzzo, oggetto del presente studio, è contrassegnata da una pluralità di elementi interconnessi, tra i quali le formalizzazioni sonore assumono un ruolo centrale e determinante. L’intero cerimoniale è definito da uno specifico “paesaggio sonoro”; questo sistema di suoni è il prodotto di una lunga elaborazione che attraversa l’intera storia della festa, codificato dalla comunità in risposta a precise ed identificabili esigenze di carattere rituale, culturalmente rilevanti, riconosciute e strutturate all'interno della società loretese. L’approccio uditivo alla festa di San Zopito pone in luce il valore antitempestario ed esorcistico dei suoni prodotti durante le processioni, in relazione diretta con l’articolata serie di funzioni attribuite al santo e veicolate dall'intero complesso rituale. Nei giorni della festa, muovendosi per le strade del paese, fra i vicoli e le piazze per seguire le processioni, si è immersi in un peculiare universo acustico, risultante dalla combinazione di numerosi elementi: dai rumori assordanti degli spari alla melodia ipnotica della zampogna, dal rintocco delle campane del bue a quello delle campane della chiesa, dalla banda in cammino all'applauso scrosciante che segue gli inginocchiamenti dell’animale, i suoni della festa sono organizzati in un linguaggio strutturato in base ad un preciso ordine gerarchico e spazio-temporale, che pone in rapporto di corrispondenza i momenti simbolicamente e socialmente più rilevanti – l'inginocchiamento davanti alla chiesa di San Pietro e quello in piazza al passaggio del santo – con la più densa concentrazione di eventi sonori. La funzione rituale del suono si realizza anche al di fuori della dimensione propriamente festiva, investendo parzialmente la sfera del quotidiano; questa ulteriore estensione di significati investe le formalizzazioni sonore che accompagnano l’addestramento e gli inginocchiamenti preparatori del bue, necessarie a mettere in opera la periodica riproposizione del miracolo al fondamento della festa: la zampogna e le tre campane dell’animale, protagoniste delle pratiche del tirocinio, sono anche i dispositivi sonori la cui caratterizzazione in senso emico è più coerentemente definita, oggetti principali delle considerazioni musicali in atto nella comunità loretese.
2012
paesaggio sonoro, rituale, bue
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La funzione rituale del suono. L'universo sonoro nella festa di San Zopito a Loreto Aprutino / Spitilli, Gianfranco. - In: REVISTA DE ETNOGRAFIE SI FOLCLOR. - ISSN 0034-8198. - STAMPA. - 1-2:New series(2012), pp. 107-146.
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