La “Strategia Nazionale per le Aree Interne” (Barca, Casavola, Lucatelli a c. di, 2014) attraverso un sistema di governance multilivello in cui diversi livelli di governo collaborano e cooperano con i territori locali, punta alla ripresa dello sviluppo economico e sociale dell’Italia a partire dalla valorizzazione del potenziale di sviluppo presente nelle aree marginali del Paese. Il raggiungimento degli obiettivi di politiche di sviluppo locale definibili come “placed based” (Barca, 2009) ovvero “a misura” delle specificità dei territori, necessita della sperimentazione di un metodo di progettazione e costruzione di interventi strategici sui vari territori che sia il risultato della concertazione e co-progettazione di tutti gli stakeholders coinvolti nello sviluppo locale, dalle amministrazioni locali (Regioni, Comuni ecc.) a quelle centrali (Ministeri) fino ai cittadini, ai giovani, agli anziani, quanto alle associazioni di categoria, cooperative e a tutte le parti sociali operanti sui territori. In questo quadro generale, si pone la riflessione proposta da questo saggio che ipotizza che gli approcci riconducibili ad una logica di “positive thinking” possano essere particolarmente adatti ad amplificare le capacità degli attori locali di promuovere interventi innovativi di sviluppo delle proprie risorse, a partire dalle “buone pratiche” già esistenti sui territori, con il supporto anche di esperti tecnici e referenti delle amministrazioni centrali.
Positive Thinking a sviluppo locale. Quali approcci per la promozione dell'innovazione nelle aree interne / LO PRESTI, Veronica. - In: SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE. - ISSN 1121-1148. - STAMPA. - 112(2017), pp. 138-155.
Positive Thinking a sviluppo locale. Quali approcci per la promozione dell'innovazione nelle aree interne
LO PRESTI, Veronica
2017
Abstract
La “Strategia Nazionale per le Aree Interne” (Barca, Casavola, Lucatelli a c. di, 2014) attraverso un sistema di governance multilivello in cui diversi livelli di governo collaborano e cooperano con i territori locali, punta alla ripresa dello sviluppo economico e sociale dell’Italia a partire dalla valorizzazione del potenziale di sviluppo presente nelle aree marginali del Paese. Il raggiungimento degli obiettivi di politiche di sviluppo locale definibili come “placed based” (Barca, 2009) ovvero “a misura” delle specificità dei territori, necessita della sperimentazione di un metodo di progettazione e costruzione di interventi strategici sui vari territori che sia il risultato della concertazione e co-progettazione di tutti gli stakeholders coinvolti nello sviluppo locale, dalle amministrazioni locali (Regioni, Comuni ecc.) a quelle centrali (Ministeri) fino ai cittadini, ai giovani, agli anziani, quanto alle associazioni di categoria, cooperative e a tutte le parti sociali operanti sui territori. In questo quadro generale, si pone la riflessione proposta da questo saggio che ipotizza che gli approcci riconducibili ad una logica di “positive thinking” possano essere particolarmente adatti ad amplificare le capacità degli attori locali di promuovere interventi innovativi di sviluppo delle proprie risorse, a partire dalle “buone pratiche” già esistenti sui territori, con il supporto anche di esperti tecnici e referenti delle amministrazioni centrali.File | Dimensione | Formato | |
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