The essay focuses on how XVI century commentaries on Canzoniere interpret the penitential ending of Petrarch’s book and Vergine bella in particular. In XV century Vergine bella is considered a lauda by both the commentator Girolamo Squarciafico and many rubrics of contemporary manuscripts and incunabula. In the following century, on the contrary, the song is interpreted by many commentators as the equivalent of the hymns that end pagan lyrical books. Whilst such a “classicist” interpretation seems to elude the ostensible contrast between love subject-matter of many Petrarchan poems and the moral ending of the Canzoniere, many Catholics clerics praise the penitential value of «Vergine bella». Such is the case of the Franciscan friar Girolamo Malipiero, who in his Petrarca spirituale does not rebuke the last song of the book, and of the Servita Celso Cittadini, who publishes a broad theological commentary on Vergine bella.
Il saggio prende in esame le modalità con le quali, nel corso del XVI secolo, i commentatori del Canzoniere si sono confrontati con il finale penitenziale dell’opera e con la canzone Vergine bella in particolare. Se nel Quattrocento la canzone alla Vergine viene associata da Girolamo Squarciafico, e in una parte consistente della tradizione manoscritta spicciolata del testo, ad una lauda, nel secolo successivo, a partire dal commento di Vellutello, la canzone viene messa in relazione con gli «inni in lode degli dei» posti dai poeti pagani in chiusura dei libri appartenenti al genere lirico. Se tale interpretazione “classicista” di fatto elude il problema dell’apparente contrasto tra materia amorosa e conclusione morale, la funzione penitenziale dell’ultimo testo del Canzoniere, rifiutata da Castelvetro per ragioni confessionali, viene rivendicata da una parte consistente della cultura cattolica. Basti pensare al frate francescano Girolamo Malipiero, autore del Petrarca spirituale che tale testo conserva immutato nell’ambito di una rassettatura in chiave religiosa dell’intera opera, e al teologo Servita Celso Cittadini, autore di un ampio ed erudito commento alla canzone Vergine bella, non privo di una polemica a distanza con le critiche mosse da Castelvetro.
La preghiera alla Vergine e il finale del libro nei commenti cinquecenteschi al "Canzoniere" / Geri, Lorenzo. - In: STUDI (E TESTI) ITALIANI. - ISSN 1724-3653. - STAMPA. - 38:(2017), pp. 127-145.
La preghiera alla Vergine e il finale del libro nei commenti cinquecenteschi al "Canzoniere"
GERI, LORENZO
2017
Abstract
The essay focuses on how XVI century commentaries on Canzoniere interpret the penitential ending of Petrarch’s book and Vergine bella in particular. In XV century Vergine bella is considered a lauda by both the commentator Girolamo Squarciafico and many rubrics of contemporary manuscripts and incunabula. In the following century, on the contrary, the song is interpreted by many commentators as the equivalent of the hymns that end pagan lyrical books. Whilst such a “classicist” interpretation seems to elude the ostensible contrast between love subject-matter of many Petrarchan poems and the moral ending of the Canzoniere, many Catholics clerics praise the penitential value of «Vergine bella». Such is the case of the Franciscan friar Girolamo Malipiero, who in his Petrarca spirituale does not rebuke the last song of the book, and of the Servita Celso Cittadini, who publishes a broad theological commentary on Vergine bella.File | Dimensione | Formato | |
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