Il convegno nasce dalla volontà di riflettere sulla situazione di parziale stasi della disciplina, basata sul dualismo epistemologico che la caratterizza, per cui a una sociologia della struttura si contrappone una sociologia del soggetto. Ciò che si vuole proporre è un tentativo di sintesi tra queste due dimensioni antitetiche, uno sforzo necessario affinché la sociologia possa essere in grado di interpretare contemporaneamente tanto i fatti sociali quanto le azioni sociali. Se la sociologia non può e non deve infatti trascurare l’analisi delle interazioni tra i soggetti, allo stesso tempo, non può e non deve mai sganciare questa analisi dallo studio del campo nel quale esse si producono. Diviene così necessario ricostruire una conoscenza sociologica che possa dar conto del rapporto tra soggetto e struttura non più in termini di opposizione, ma di dialogo, di relazione dialettica. Per tale motivo, in queste due giornate, ci si confronterà sulla possibilità di individuare i presupposti di un’analisi sociologica in grado di ragionare sul rapporto tra struttura e soggetto e capace di recuperare entrambe le modalità di ragionamento. Per intraprendere questo percorso si partirà dalle riflessioni e dalle analisi compiute da Pierre Bourdieu, il cui pensiero consente di riprendere dalle fondamenta le questioni relative all’epistemologia del pensiero sociologico. Attraverso le categorie interpretative di campo, habitus, capitale/i, violenza simbolica Bourdieu cerca infatti di sviluppare una sintesi tra le due dimensioni rimaste separate in tutta la storia del pensiero sociologico: soggetto-società, azione-struttura. La sua sociologia si propone cioè come elaborazione di una scienza del mondo sociale che non si riduce né a una fisica sociale né a una fenomenologia sociale. Le chiavi interpretative che egli elabora divengono così centrali nel suo progetto teorico di costruzione di una teoria della pratica che possa includere insieme strutturalismo e costruttivismo. E d’altra parte questa nuova impostazione viene sostenuta da Bourdieu attraverso la relazione dialettica che si stabilisce tra le regolarità dell’universo materiale e gli schemi di percezione e classificazione, ossia tra campo e habitus, tra capitali e schemi di azione. Così, partendo da una rilettura critica dei concetti della sociologia di Bourdieu, si ragionerà sul rapporto che si instaura tra soggetto e struttura, al fine di comprendere e di analizzare il mutamento sociale e la sua genesi, strettamente connessi al ruolo dei movimenti sociali che sembrano divenire i soggetti capaci di proporre un’alternativa al sistema attuale. Tali elementi di riflessione verranno articolati su tre campi specifici della sociologia di Bourdieu: lo spazio fisico, sociale e simbolico; la relazione tra la dimensione culturale e quella politica; il rapporto tra la struttura e il soggetto sociale.

Pierre Bourdieu e l'epistemologia del pensiero sociologico. Campi di riflessione e ruolo dei movimenti sociali: tra struttura e individualità / DE NARDIS, Paolo; Filhol, Romain; Gianturco, Giovanna; Viola, Rossella. - (2015). (Intervento presentato al convegno Pierre Bourdieu e l'epistemologia del pensiero sociologico. Campi di riflessione e ruolo dei movimenti sociali: tra struttura e individualità” tenutosi a Roma, Centro Congressi di Ateneo nel 21-22/10/2015).

Pierre Bourdieu e l'epistemologia del pensiero sociologico. Campi di riflessione e ruolo dei movimenti sociali: tra struttura e individualità

DE NARDIS, Paolo;GIANTURCO, Giovanna;VIOLA, ROSSELLA
2015

Abstract

Il convegno nasce dalla volontà di riflettere sulla situazione di parziale stasi della disciplina, basata sul dualismo epistemologico che la caratterizza, per cui a una sociologia della struttura si contrappone una sociologia del soggetto. Ciò che si vuole proporre è un tentativo di sintesi tra queste due dimensioni antitetiche, uno sforzo necessario affinché la sociologia possa essere in grado di interpretare contemporaneamente tanto i fatti sociali quanto le azioni sociali. Se la sociologia non può e non deve infatti trascurare l’analisi delle interazioni tra i soggetti, allo stesso tempo, non può e non deve mai sganciare questa analisi dallo studio del campo nel quale esse si producono. Diviene così necessario ricostruire una conoscenza sociologica che possa dar conto del rapporto tra soggetto e struttura non più in termini di opposizione, ma di dialogo, di relazione dialettica. Per tale motivo, in queste due giornate, ci si confronterà sulla possibilità di individuare i presupposti di un’analisi sociologica in grado di ragionare sul rapporto tra struttura e soggetto e capace di recuperare entrambe le modalità di ragionamento. Per intraprendere questo percorso si partirà dalle riflessioni e dalle analisi compiute da Pierre Bourdieu, il cui pensiero consente di riprendere dalle fondamenta le questioni relative all’epistemologia del pensiero sociologico. Attraverso le categorie interpretative di campo, habitus, capitale/i, violenza simbolica Bourdieu cerca infatti di sviluppare una sintesi tra le due dimensioni rimaste separate in tutta la storia del pensiero sociologico: soggetto-società, azione-struttura. La sua sociologia si propone cioè come elaborazione di una scienza del mondo sociale che non si riduce né a una fisica sociale né a una fenomenologia sociale. Le chiavi interpretative che egli elabora divengono così centrali nel suo progetto teorico di costruzione di una teoria della pratica che possa includere insieme strutturalismo e costruttivismo. E d’altra parte questa nuova impostazione viene sostenuta da Bourdieu attraverso la relazione dialettica che si stabilisce tra le regolarità dell’universo materiale e gli schemi di percezione e classificazione, ossia tra campo e habitus, tra capitali e schemi di azione. Così, partendo da una rilettura critica dei concetti della sociologia di Bourdieu, si ragionerà sul rapporto che si instaura tra soggetto e struttura, al fine di comprendere e di analizzare il mutamento sociale e la sua genesi, strettamente connessi al ruolo dei movimenti sociali che sembrano divenire i soggetti capaci di proporre un’alternativa al sistema attuale. Tali elementi di riflessione verranno articolati su tre campi specifici della sociologia di Bourdieu: lo spazio fisico, sociale e simbolico; la relazione tra la dimensione culturale e quella politica; il rapporto tra la struttura e il soggetto sociale.
2015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/975916
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