Literature shows that people having their peak performance in the evening (as opposed to morning) tend to experience greater sleep inertia during working days because they accumulate a sleep debt that it is compensated only during the weekend (also known as “social jet-lag” effect). Such sleep inertia not only determines lower efficiency but also lower alertness during morning, a condition that favors the increase of both thought suppression and ruminative processes. The present study is aimed to investigate whether the relationship between sleep inertia and the increase in ruminative processes is mediated by thought suppression. A sample of university students was involved in a cross-sectional study. Results support the mediation effect of thought suppression. The present study, even if with all the limits of the cross-sectional design, discuss results supporting the hypothesis that people with greater sleep inertia in their attempt to deal with negative mood tend to recur too often to maladaptive strategies like thought suppression that however have the paradoxical effect to increase ruminative thoughts and lastly increase their negative mood
La letteratura indica come la tendenza a svolgere le attività di maggior impegno la sera (eveningness) piuttosto che la mattina (morningness) porti le persone ad essere meno efficienti e meno attente durante la giornata lavorativa proprio a causa del fatto che si addormentano tardi la sera e si svegliano presto la mattina accumulando un debito di sonno che viene poi recuperato durante il fine settimana. Questo debito di sonno è responsabile dell’accentuarsi delle difficoltà al risveglio la mattina (sleep inertia), di bassi livelli di attenzione e vigilanza e del maggiore umore negativo, fenomeno conosciuto anche come effetto “social jet-lag”. D'altra parte la letteratura indica come minori livelli di attenzione e vigilanza favoriscano un maggiore ricorso a strategie maladattive (come la soppressione dei pensieri negativi) per gestire il malumore e una maggiore tendenza ruminativa durante l'arco della giornata. Il presente contributo è volto a verificare l'ipotesi che la relazione tra difficoltà al risveglio al mattino e la ruminazione sia mediata dalla soppressione dei pensieri intrusivi. I risultati hanno confermato l'effetto di mediazione della soppressione su un campione di studenti universitari (divisi in alti e bassi ruminatori). Lo studio, seppur entro i limiti del disegno correlazionale crosssectional, supporta l'ipotesi che una maggiore difficoltà al risveglio comporta un maggior ricorso a strategie di soppressione dei pensieri negativi e che questi a loro volta portano a maggiori livelli di ruminazione (sia in termini di stile cognitivo negativo sia in termini di ruminazione angosciante)
Le difficoltà al risveglio come fattore di vulnerabilità per i pensieri intrusivi e la ruminazione / Mazzuca, Silvia; Rullo, Marika; Presaghi, Fabio. - In: RASSEGNA DI PSICOLOGIA. - ISSN 1125-5196. - STAMPA. - 34:2(2016), pp. 27-38. [10.4558/8043-03]
Le difficoltà al risveglio come fattore di vulnerabilità per i pensieri intrusivi e la ruminazione
Mazzuca Silvia;RULLO, MARIKA;PRESAGHI, Fabio
2016
Abstract
Literature shows that people having their peak performance in the evening (as opposed to morning) tend to experience greater sleep inertia during working days because they accumulate a sleep debt that it is compensated only during the weekend (also known as “social jet-lag” effect). Such sleep inertia not only determines lower efficiency but also lower alertness during morning, a condition that favors the increase of both thought suppression and ruminative processes. The present study is aimed to investigate whether the relationship between sleep inertia and the increase in ruminative processes is mediated by thought suppression. A sample of university students was involved in a cross-sectional study. Results support the mediation effect of thought suppression. The present study, even if with all the limits of the cross-sectional design, discuss results supporting the hypothesis that people with greater sleep inertia in their attempt to deal with negative mood tend to recur too often to maladaptive strategies like thought suppression that however have the paradoxical effect to increase ruminative thoughts and lastly increase their negative moodFile | Dimensione | Formato | |
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