Le nostre città, i nostri paesaggi sono tasselli di un immenso capitale culturale, beni riconosciuti dall’umana coscienza come opera d’arte (Brandi, 1977), che meritano di essere correttamente ‘tutelati’ e ‘valorizzati’ nell’ottica di una ‘conservazione’ e ‘fruizione’ sostenibile. Affinché ciò avvenga, occorrerebbe in molti casi riflettere sull’importanza di ogni singolo termine, di cui oggi spesso si abusa: dal concetto di ‘valorizzazione’ a quello di ‘bene’, fin anche a quello di 'educazione'. Rileggendo, a quasi trent'anni di distanza, le parole di uno scritto di G.C. Argan dal titolo «Beni culturali, ma di chi?» (Argan; 1986) ancora molto attuali, si possono comprendere i limiti del ‘se’ e del ‘come’ agire, ricordando l’importanza di valorizzare la valenza collettiva di ogni azione intrapresa sull’esistente: «Il termine «bene» ha un senso patrimoniale[…]» in quanto valore collettivo e mondiale e «ciascun paese risponde del proprio a tutto il mondo civile.»
Patrimonio culturale: coscienza sociale e progettazione / Turchetti, Gaia. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 1535-1539. (Intervento presentato al convegno XVIII Conferenza Nazionale SIU. "Italia '45-'45. Radici, Condizioni, Prospettive" tenutosi a Venezia nel 11-13 giugno 2015).
Patrimonio culturale: coscienza sociale e progettazione.
TURCHETTI, GAIA
2015
Abstract
Le nostre città, i nostri paesaggi sono tasselli di un immenso capitale culturale, beni riconosciuti dall’umana coscienza come opera d’arte (Brandi, 1977), che meritano di essere correttamente ‘tutelati’ e ‘valorizzati’ nell’ottica di una ‘conservazione’ e ‘fruizione’ sostenibile. Affinché ciò avvenga, occorrerebbe in molti casi riflettere sull’importanza di ogni singolo termine, di cui oggi spesso si abusa: dal concetto di ‘valorizzazione’ a quello di ‘bene’, fin anche a quello di 'educazione'. Rileggendo, a quasi trent'anni di distanza, le parole di uno scritto di G.C. Argan dal titolo «Beni culturali, ma di chi?» (Argan; 1986) ancora molto attuali, si possono comprendere i limiti del ‘se’ e del ‘come’ agire, ricordando l’importanza di valorizzare la valenza collettiva di ogni azione intrapresa sull’esistente: «Il termine «bene» ha un senso patrimoniale[…]» in quanto valore collettivo e mondiale e «ciascun paese risponde del proprio a tutto il mondo civile.»File | Dimensione | Formato | |
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