Durante la Grande Guerra il sistema di trasporto su teleferica si dimostrò un potente sussidio atto ad aumentare la capacità logistica delle vie di terra, lasciandole libere al transito delle truppe e dei grossi traini. (...) composta da una semplice corda, o filo metallico, che, ancorata tra un punto di partenza e un punto di arrivo e supportata da sostegni intermedi, veniva gettata attraverso una vallata: un carico appeso alla fune discendeva per il solo peso proprio. Da tale funzionamento essenziale si svilupparono i più complessi impianti impiegati in questo periodo, vere e proprie ferrovie aeree. Le fermate all’estremità dei cavi potevano essere stazioni di carico o scarico, di rinvio, d’angolo, di ancoraggio e di tensione, alle quali arrivava il carico deposto in vagoncini, dalle stazioni gli apparati motore imprimevano il moto ai cavi. A intervallare il viaggio della fune, accorciando il tratto di percorrenza e facilitando lo scorrimento del carico, erano posti i cosiddetti cavalletti. Questi ultimi potevano raggiungere anche altezze notevoli e si succedevano a una distanza variabile, in base al profilo prescelto. (...)Dall’analisi e dallo studio dei tanti progetti di teleferiche del periodo, emerge infatti la tendenza a preferire cavalletti non troppo alti e, quando reso possibile dalle disponibilità economiche, non eccessivamente distanziati gli uni dagli altri così da non impiegare tratti di cavo molto lunghi. Il calcolo della potenza del motore e delle funi da impiegare nel sistema di trasporto su teleferica, rispetto alle modalità impiegate in ambito civile, era semplificato a causa delle necessità di efficienza e velocità tipici della gestione di lavori di carattere militare, pur ottenendo un’approssimazione complessiva dei sistemi impiegati più che affidabile. La fune portante doveva presentare almeno un diametro pari a d=1÷1,5√P (dove per P si intendeva il totale dei pesi circolanti sulla linea, con il coefficiente che variava da 1 a 1,5 in funzione della qualità della fune). Il coefficiente di sicurezza di quest’ultima (...)

I sistemi di trasporto su teleferica nella difesa del fronte italiano durante la Prima Guerra Mondiale / Ninarello, Liliana. - STAMPA. - (2017), pp. 145-157. (Intervento presentato al convegno Al di là delle trincee. Territori e architetture del Regno d'Italia al tempo della Prima guerra mondiale. tenutosi a Roma nel 3-5 dicembre 2015).

I sistemi di trasporto su teleferica nella difesa del fronte italiano durante la Prima Guerra Mondiale

NINARELLO, LILIANA
2017

Abstract

Durante la Grande Guerra il sistema di trasporto su teleferica si dimostrò un potente sussidio atto ad aumentare la capacità logistica delle vie di terra, lasciandole libere al transito delle truppe e dei grossi traini. (...) composta da una semplice corda, o filo metallico, che, ancorata tra un punto di partenza e un punto di arrivo e supportata da sostegni intermedi, veniva gettata attraverso una vallata: un carico appeso alla fune discendeva per il solo peso proprio. Da tale funzionamento essenziale si svilupparono i più complessi impianti impiegati in questo periodo, vere e proprie ferrovie aeree. Le fermate all’estremità dei cavi potevano essere stazioni di carico o scarico, di rinvio, d’angolo, di ancoraggio e di tensione, alle quali arrivava il carico deposto in vagoncini, dalle stazioni gli apparati motore imprimevano il moto ai cavi. A intervallare il viaggio della fune, accorciando il tratto di percorrenza e facilitando lo scorrimento del carico, erano posti i cosiddetti cavalletti. Questi ultimi potevano raggiungere anche altezze notevoli e si succedevano a una distanza variabile, in base al profilo prescelto. (...)Dall’analisi e dallo studio dei tanti progetti di teleferiche del periodo, emerge infatti la tendenza a preferire cavalletti non troppo alti e, quando reso possibile dalle disponibilità economiche, non eccessivamente distanziati gli uni dagli altri così da non impiegare tratti di cavo molto lunghi. Il calcolo della potenza del motore e delle funi da impiegare nel sistema di trasporto su teleferica, rispetto alle modalità impiegate in ambito civile, era semplificato a causa delle necessità di efficienza e velocità tipici della gestione di lavori di carattere militare, pur ottenendo un’approssimazione complessiva dei sistemi impiegati più che affidabile. La fune portante doveva presentare almeno un diametro pari a d=1÷1,5√P (dove per P si intendeva il totale dei pesi circolanti sulla linea, con il coefficiente che variava da 1 a 1,5 in funzione della qualità della fune). Il coefficiente di sicurezza di quest’ultima (...)
2017
Al di là delle trincee. Territori e architetture del Regno d'Italia al tempo della Prima guerra mondiale.
prima guerra mondiale; teleferica; Caporetto; Monte Grappa
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
I sistemi di trasporto su teleferica nella difesa del fronte italiano durante la Prima Guerra Mondiale / Ninarello, Liliana. - STAMPA. - (2017), pp. 145-157. (Intervento presentato al convegno Al di là delle trincee. Territori e architetture del Regno d'Italia al tempo della Prima guerra mondiale. tenutosi a Roma nel 3-5 dicembre 2015).
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