Un modello di rappresentazione per il restauro

La ricerca proposta indaga la possibilità di sviluppare, mediante le nuove tecnologie, un nuovo strumento in grado di supportare le attività rivolte alla conservazione dell’architettura storica, nel rispetto delle istanze e delle specificità poste dal patrimonio culturale. Il modello proposto si basa sulla rappresentazione della conoscenza elaborata grazie alle ontologie informatiche, orientando principalmente l’attenzione verso la formalizzazione e la computabilità di tutta la conoscenza necessaria per la piena comprensione dell’organismo architettonico. Il modello ontologico è poi integrato in ambiente BIM in modo da combinare i risultati raggiunti nell’ambito dell’AEC in tale contesto (in termini di progetto, controllo e gestione), con una rappresentazione semanticamente più complessa e flessibile fornita dall’ontologia. Ciò che appare particolarmente innovativo è l’approccio alla rappresentazione, di fatto invertito rispetto alla pratica corrente. La modellizzazione non è sviluppata a partire dall’oggetto ma piuttosto dalla conoscenza richiesta per rappresentarlo Questo approccio, riflettendo la pratica operativa del processo di restauro, mostra una struttura capace di risolvere, almeno in parte, le criticità correntemente riferite ai metodi digitali fin qui sviluppati. Nel presente modello la formalizzazione è sviluppata attraverso categorie concettuali definite a partire dal contesto disciplinare di appartenenza e non importate da altri ambiti, in particolare si è fatto riferimento all’ambito del restauro e della critica architettonica. In quest’ottica, le potenzialità delle nuove tecnologie, quali il rigore e la capacità di gestire complessi sistemi di dati si integrano con le istanze umanistiche proprie di ogni operatività rivolta al patrimonio culturale.