L'articolo restituisce gli esiti del Workshop «Riqualificazione delle aree urbane del Porto do Capim e di Vila Nassau», che si è tenuto presso la Facoltà di Architettura dell'Università La Sapienza di Roma, sulle questioni emergenti e rilevanti che riguardano lo sviluppo sostenibile degli insediamenti umani. Comprendere le ragioni della comunità del Porto do Capim significa accogliere una prospettiva che mette in discussione il ruolo, gli strumenti, le tecniche, i valori delle discipline del progetto. Si tratta di una prospettiva dirompente nel dibattito internazionale che parte dalla rinnovata consapevolezza del ruolo che il progetto urbano può assumere nel fronteggiare la contrazione delle risorse pubbliche, la non reversibilità dei processi di consumo delle risorse ambientali, gli effetti socialmente insostenibili di alcune pratiche di riqualificazione urbana. In presenza dei vincoli (finanziari, ambientali, climatici e sociali) in cui opera il progetto, a corposi interventi unitari di riqualificazione, appare utile preferire un approccio che punti ad innescare “micro-cambiamenti” capaci, nel tempo, di confluire in ambiziosi disegni di rigenerazione, considerando l’opportunità di processi di trasformazione adattabili ed incrementali, che integrino la grande e la piccola dimensione, promuovendo il coinvolgimento dei cittadini. L’impegno assunto dall’UFPB di preservare la stanzialità della comunità ripariale al di fuori delle zone di rischio ambientale, comporta un’attenta valutazione di aspetti urbanistici, storico-patrimoniali, sociali, ambientali, ma, prima di tutto, riguarda «il diritto alla città» (Lefebvre, 1970). Un diritto che, come noto, non si esplica solamente nella libertà di fruire la città, ma anche di partecipare attivamente alla realizzazione concreta degli spazi dell’abitare. Da questo punto di vista il ruolo degli architetti, degli urbanisti e dei tecnici diventa, da un lato, quello di garantire la “conservazione” del valore sociale, patrimoniale, ambientale delle comunità minacciate da logiche “gentrificatrici” e, dall’altro, di garantire le condizioni di salubrità, comfort e “qualità” dell’ambiente insediativo.

Riqualificazione delle aree urbane del Porto do Capim e Vila Nasau, una proposta multidisciplinare / Angelini, Roberto; DE MOURA PIRES, Rafael; LALATTA COSTERBOSA, Cecilia; Musacchio, Clara; Perrone, Francesca. - STAMPA. - 1:(2016), pp. 15-17. (Intervento presentato al convegno Seminario Internacional Urbicentros V, centralidades periféricas| periferias centrais tenutosi a Universidade Federal da Praìba, Joao Pessoa nel 08-11 novembre 2016).

Riqualificazione delle aree urbane del Porto do Capim e Vila Nasau, una proposta multidisciplinare

Angelini, Roberto;DE MOURA PIRES, RAFAEL;LALATTA COSTERBOSA, CECILIA;PERRONE, FRANCESCA
2016

Abstract

L'articolo restituisce gli esiti del Workshop «Riqualificazione delle aree urbane del Porto do Capim e di Vila Nassau», che si è tenuto presso la Facoltà di Architettura dell'Università La Sapienza di Roma, sulle questioni emergenti e rilevanti che riguardano lo sviluppo sostenibile degli insediamenti umani. Comprendere le ragioni della comunità del Porto do Capim significa accogliere una prospettiva che mette in discussione il ruolo, gli strumenti, le tecniche, i valori delle discipline del progetto. Si tratta di una prospettiva dirompente nel dibattito internazionale che parte dalla rinnovata consapevolezza del ruolo che il progetto urbano può assumere nel fronteggiare la contrazione delle risorse pubbliche, la non reversibilità dei processi di consumo delle risorse ambientali, gli effetti socialmente insostenibili di alcune pratiche di riqualificazione urbana. In presenza dei vincoli (finanziari, ambientali, climatici e sociali) in cui opera il progetto, a corposi interventi unitari di riqualificazione, appare utile preferire un approccio che punti ad innescare “micro-cambiamenti” capaci, nel tempo, di confluire in ambiziosi disegni di rigenerazione, considerando l’opportunità di processi di trasformazione adattabili ed incrementali, che integrino la grande e la piccola dimensione, promuovendo il coinvolgimento dei cittadini. L’impegno assunto dall’UFPB di preservare la stanzialità della comunità ripariale al di fuori delle zone di rischio ambientale, comporta un’attenta valutazione di aspetti urbanistici, storico-patrimoniali, sociali, ambientali, ma, prima di tutto, riguarda «il diritto alla città» (Lefebvre, 1970). Un diritto che, come noto, non si esplica solamente nella libertà di fruire la città, ma anche di partecipare attivamente alla realizzazione concreta degli spazi dell’abitare. Da questo punto di vista il ruolo degli architetti, degli urbanisti e dei tecnici diventa, da un lato, quello di garantire la “conservazione” del valore sociale, patrimoniale, ambientale delle comunità minacciate da logiche “gentrificatrici” e, dall’altro, di garantire le condizioni di salubrità, comfort e “qualità” dell’ambiente insediativo.
2016
Seminario Internacional Urbicentros V, centralidades periféricas| periferias centrais
Rigenerazione urbana, insediamenti informali, diritto alla città
04 Pubblicazione in atti di convegno::04c Atto di convegno in rivista
Riqualificazione delle aree urbane del Porto do Capim e Vila Nasau, una proposta multidisciplinare / Angelini, Roberto; DE MOURA PIRES, Rafael; LALATTA COSTERBOSA, Cecilia; Musacchio, Clara; Perrone, Francesca. - STAMPA. - 1:(2016), pp. 15-17. (Intervento presentato al convegno Seminario Internacional Urbicentros V, centralidades periféricas| periferias centrais tenutosi a Universidade Federal da Praìba, Joao Pessoa nel 08-11 novembre 2016).
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/973465
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact