Le forme istituzionali del potere. Pier Paolo Pasolini e il linguaggio della praxis

Documentaries, as testimonies of social reality and as realistic devices, are a source of study and analysis for the sociologist; in fact, visual material is an essential document to understand how every culture represents itself, its alternatives and options. The idea that cinema is a reflection and a continuation of the real world, is at the basis of some important contributions such as those of Pier Paolo Pasolini, who offers a critical interpretation of man and history; the proletariat, the “street boys”, the Roman suburbs, the subhuman condition of life become the privileged contents of a cinema which has learnt the lesson of neorelism, though transfiguring and critically going beyond it. This cinema tends to transpose the direct data of experience in a strongly characterized artistic dimensi

Il documentario come testimonianza del sociale, come dispositivo realistico, è fonte di studio e di analisi per il sociologo; infatti, il materiale visuale rappresenta un documento essenziale per comprendere come ogni cultura rappresenti se stessa e le proprie alternative. L’idea che il cinema sia per sua natura riflesso e continuazione del reale, costituisce la base di alcuni importanti contributi, tra i quali vi è quello di Pier Paolo Pasolini che fornisce un’interpretazione critica dell’individuo e della storia. Il proletariato, i “ragazzi di vita”, la periferia romana, una condizione subumana di esistenza, diventano i contenuti privilegiati di un cinema che, avendo fatta propria la lezione del neorealismo, pur trasfigurandola, ma avendola anche superata criticamente, tende a trasporre i dati immediati dell’esperienza in una dimensione artistica fortemente caratterizzata.