Primo tassello di un più ampio progetto volto a ricostruire la ricezione di Jacobi nel panorama filosofico italiano, il contributo intende mostrare come la filosofia del pensatore tedesco abbia influito sulla riflessione di Bertrando Spaventa. Tale influenza, che deriva dalla lettura de "La Dottrina di Spinoza. Lettere al signor Moses Mendelssohn" e dagli scritti hegeliani su Jacobi, riguarda due nuclei tematici: a) il riconoscimento dell’analogia fra Bruno e Spinoza, che sarà decisiva non soltanto per l’interpretazione del sistema spinoziano come «causalismo», ma anche per l’elaborazione della tesi sulla circolazione del pensiero italiano; b) il rapporto fra sapere immediato e sapere mediato, fede e ragione. A partire da questi due nuclei tematici, la prima parte del contributo intende rintracciare nei principali scritti bruniani di Spaventa l’influsso degli "Spinoza Briefe" e mostrare come il concetto di infinito sia centrale per riallacciare la filosofia di Bruno all’idealismo assoluto di Hegel. La seconda parte della relazione intende far luce sulla importanza del ruolo svolto da Jacobi nel confronto di Spaventa con la filosofia italiana contemporanea, in particolare con le filosofie di Rosmini e Gioberti.
L'influenza di Jacobi nel pensiero di Bertrando Spaventa / Pitillo, Federica. - STAMPA. - (In corso di stampa). (Intervento presentato al convegno Bertrando Spaventa. Tra coscienza nazionale e filosofia europea tenutosi a Università "G. D'Annunzio" Chieti-Pescara nel 23-24/02/2017).
L'influenza di Jacobi nel pensiero di Bertrando Spaventa
PITILLO, FEDERICA
In corso di stampa
Abstract
Primo tassello di un più ampio progetto volto a ricostruire la ricezione di Jacobi nel panorama filosofico italiano, il contributo intende mostrare come la filosofia del pensatore tedesco abbia influito sulla riflessione di Bertrando Spaventa. Tale influenza, che deriva dalla lettura de "La Dottrina di Spinoza. Lettere al signor Moses Mendelssohn" e dagli scritti hegeliani su Jacobi, riguarda due nuclei tematici: a) il riconoscimento dell’analogia fra Bruno e Spinoza, che sarà decisiva non soltanto per l’interpretazione del sistema spinoziano come «causalismo», ma anche per l’elaborazione della tesi sulla circolazione del pensiero italiano; b) il rapporto fra sapere immediato e sapere mediato, fede e ragione. A partire da questi due nuclei tematici, la prima parte del contributo intende rintracciare nei principali scritti bruniani di Spaventa l’influsso degli "Spinoza Briefe" e mostrare come il concetto di infinito sia centrale per riallacciare la filosofia di Bruno all’idealismo assoluto di Hegel. La seconda parte della relazione intende far luce sulla importanza del ruolo svolto da Jacobi nel confronto di Spaventa con la filosofia italiana contemporanea, in particolare con le filosofie di Rosmini e Gioberti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.