ACO-Ant Colonies Optimization is a collaborative information retrieval technique, belonging to the wider area of AI (more specifically, Swarm Intelligence). ACO aims at improving search engines’ performances by exploiting users’ behavior. Bookmarks, comments and tagging (i.e. like) are processed in an algorithm which makes the search engine work in order to recommend the “best way” to users with similar information needs. Postings and comments are the “pherormones” left by previous users throughout information hunting. However, the metaphor of ant colonies foraging for food stimulates further questions. In fact, the optimization of information seeking could reveal a controlling attitude, urging everybody to seek for the same target, minimizing individual choice, freedom and awareness. Could “ants” be easily exploited by a single-minded ideological thinking or by a market-oriented society? Indeed that was what Norbert Weaner predicted in far-off 1950.

La tecnologia definita Ant colony optimization (ACO), un sottoinsieme del più ampio settore dell’intelligenza artificiale, e in particolare della teoria degli sciami, fa tesoro del comportamento di grandi masse di utenti quando accedono a risorse di rete per ricerche sia di natura scientifica che ordinaria, quotidiana. Tramite complessi algoritmi, viene mantenuta traccia dei ‘ferormoni digitali’ rilasciati dagli utenti nel loro percorso, per poter indirizzare in modo più efficace/efficiente gli utenti successivi a ‘caccia’ dei medesimi obiettivi. Se il risultato è certo soddisfacente in termini di rilevanza e pertinenza, tuttavia alcuni interrogativi nascono circa gli effetti ulteriori. I sistemi algoritmici di indirizzamento alla ricerca e alla lettura sono infatti ‘efficienti’, altamente ‘performativi’, ma non necessariamente ‘giusti’. Questo aspetto pone pertanto seri problemi in vista di un eventuale utilizzo per accessi a OPAC o a digital libraries. I sistemi ACO si basano sulla figura metaforica del formicaio. Le formiche hanno comportamenti uniformi, prevedibili, razionali, e sono dunque replicabili con algoritmi che ‘funzionano’ bene. D’altra parte, non possiamo dimenticare che già nel 1950 Norbert Wiener aveva utilizzato in senso distopico proprio l’immagine del formicaio. Occorre pertanto analizzare e valutare anche l’aspetto politico dell'indirizzamento alla ricerca e alla lettura, laddove non viene evidenziato come parametro principale la libertà, l’autonomia, e perfino l’eccentricità della singola ‘formica’.

Formiche virtuali o virtuose? Verso un'etica dell'accesso / CASTELLUCCI, Paola. - In: AIB STUDI. - ISSN 2280-9112. - STAMPA. - 57:1 (gennaio/aprile 2017)(2017), pp. 51-62. [http://dx.doi.org/10.2426/aibstudi-11555]

Formiche virtuali o virtuose? Verso un'etica dell'accesso

CASTELLUCCI, Paola
2017

Abstract

ACO-Ant Colonies Optimization is a collaborative information retrieval technique, belonging to the wider area of AI (more specifically, Swarm Intelligence). ACO aims at improving search engines’ performances by exploiting users’ behavior. Bookmarks, comments and tagging (i.e. like) are processed in an algorithm which makes the search engine work in order to recommend the “best way” to users with similar information needs. Postings and comments are the “pherormones” left by previous users throughout information hunting. However, the metaphor of ant colonies foraging for food stimulates further questions. In fact, the optimization of information seeking could reveal a controlling attitude, urging everybody to seek for the same target, minimizing individual choice, freedom and awareness. Could “ants” be easily exploited by a single-minded ideological thinking or by a market-oriented society? Indeed that was what Norbert Weaner predicted in far-off 1950.
2017
La tecnologia definita Ant colony optimization (ACO), un sottoinsieme del più ampio settore dell’intelligenza artificiale, e in particolare della teoria degli sciami, fa tesoro del comportamento di grandi masse di utenti quando accedono a risorse di rete per ricerche sia di natura scientifica che ordinaria, quotidiana. Tramite complessi algoritmi, viene mantenuta traccia dei ‘ferormoni digitali’ rilasciati dagli utenti nel loro percorso, per poter indirizzare in modo più efficace/efficiente gli utenti successivi a ‘caccia’ dei medesimi obiettivi. Se il risultato è certo soddisfacente in termini di rilevanza e pertinenza, tuttavia alcuni interrogativi nascono circa gli effetti ulteriori. I sistemi algoritmici di indirizzamento alla ricerca e alla lettura sono infatti ‘efficienti’, altamente ‘performativi’, ma non necessariamente ‘giusti’. Questo aspetto pone pertanto seri problemi in vista di un eventuale utilizzo per accessi a OPAC o a digital libraries. I sistemi ACO si basano sulla figura metaforica del formicaio. Le formiche hanno comportamenti uniformi, prevedibili, razionali, e sono dunque replicabili con algoritmi che ‘funzionano’ bene. D’altra parte, non possiamo dimenticare che già nel 1950 Norbert Wiener aveva utilizzato in senso distopico proprio l’immagine del formicaio. Occorre pertanto analizzare e valutare anche l’aspetto politico dell'indirizzamento alla ricerca e alla lettura, laddove non viene evidenziato come parametro principale la libertà, l’autonomia, e perfino l’eccentricità della singola ‘formica’.
ACO; Ant Colony Optimization; algorithm, Norbert Wiener; Amazon; etica dell'accesso; access policy
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Formiche virtuali o virtuose? Verso un'etica dell'accesso / CASTELLUCCI, Paola. - In: AIB STUDI. - ISSN 2280-9112. - STAMPA. - 57:1 (gennaio/aprile 2017)(2017), pp. 51-62. [http://dx.doi.org/10.2426/aibstudi-11555]
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