Tra il 19.000 e il 14.000 BP, nelle culture europee del Paleolitico Superiore, si assiste a una generale diffusione di punte e lame con un incavo laterale (cran) ottenuto con ritocco erto profondo. L’ubiquità di questo fenomeno ha portato molti studiosi (Plisson, Geneste 1989; Onoratini 1978; Lansac 2004) a considerarlo come il riflesso di nuove tecniche di caccia, conseguenti l’invenzione di strumenti che permettevano di lanciare con maggior forza un proiettile e di colpire la preda da maggiore distanza. Frecce, giavellotti, zagaglie venivano scagliati con propulsori, bastoni muniti di un gancio o di un incavo nel quale si appoggiava l’arma da lanciare, oppure con archi.
Analisi tipologica e funzionale delle punte à cran epigravettiane della Grotta delle Settecannelle (Viterbo) / Ucelli Gnesutta, P.; Cristiani, Emanuela. - STAMPA. - II:(2014), pp. 595-614. (Intervento presentato al convegno XI incontro di Studi Preistoria e Protostoria in Etruria).
Analisi tipologica e funzionale delle punte à cran epigravettiane della Grotta delle Settecannelle (Viterbo)
CRISTIANI, Emanuela
2014
Abstract
Tra il 19.000 e il 14.000 BP, nelle culture europee del Paleolitico Superiore, si assiste a una generale diffusione di punte e lame con un incavo laterale (cran) ottenuto con ritocco erto profondo. L’ubiquità di questo fenomeno ha portato molti studiosi (Plisson, Geneste 1989; Onoratini 1978; Lansac 2004) a considerarlo come il riflesso di nuove tecniche di caccia, conseguenti l’invenzione di strumenti che permettevano di lanciare con maggior forza un proiettile e di colpire la preda da maggiore distanza. Frecce, giavellotti, zagaglie venivano scagliati con propulsori, bastoni muniti di un gancio o di un incavo nel quale si appoggiava l’arma da lanciare, oppure con archi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.