Suicide has become one of the main reasons of professional liability proceedings for psychiatrists. It is a widespread belief that suicide is a systematic expression of mental illness and that, as for many diseases is preventable by appropriate means. There is a lack of research data that can enable the identification of clinically useful variables to identify suicide risk, even in people who have already made a suicide attempt. Unfortunately, these convictions have led and lead to judgments of professional responsibility for psychiatrists that are not based on scientific data, but on social needs related to feelings of frustration and helplessness that develop after a suicide and by the urge to compensate in some way the family of suicide victim. Suicide is too complex a phenomenon to be reported to a causality beyond any reasonable certainty as instead required by the criminal law, neither can be faced with a progressive patients loss of freedom of our patients.

Il suicidio è divenuto una delle principali ragioni di procedimenti di responsabilità professionale per gli psichiatri. Si è diffusa la convinzione che il suicidio sia espressione sistematica di malattia mentale e che, come per molte malattie, sia prevenibile con mezzi idonei. Non vi sono, invece, dati di ricerca che consentano di affermare l’identificazione di variabili certe o clinicamente valide per identificare il rischio di suicidio, anche in persone che hanno già compiuto un tentativo di suicidio. Purtroppo queste convinzioni hanno condotto e conducono a giudizi di responsabilità professionale per gli psichiatri che non sono fondati su dati scientifici ma su esigenze sociali legate ai sentimenti di frustrazione e impotenza che si sviluppano dopo un suicidio e alla spinta a risarcire in qualche modo la famiglia della vittima di suicidio. Il suicidio è un fenomeno troppo complesso per poter essere riportato a una causalità al di là di ogni ragionevole certezza come, invece, richiesto dal Diritto Penale, né può essere affrontato con una progressiva perdita di libertà da parte dei pazienti.

Sull'imprevedibilità del suicidio / Biondi, Massimo; Iannitelli, Angela; Ferracuti, Stefano. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 0035-6484. - STAMPA. - 51:5(2016), pp. 167-171. [10.1708/2476.25882]

Sull'imprevedibilità del suicidio

BIONDI, Massimo;IANNITELLI, ANGELA;FERRACUTI, Stefano
2016

Abstract

Suicide has become one of the main reasons of professional liability proceedings for psychiatrists. It is a widespread belief that suicide is a systematic expression of mental illness and that, as for many diseases is preventable by appropriate means. There is a lack of research data that can enable the identification of clinically useful variables to identify suicide risk, even in people who have already made a suicide attempt. Unfortunately, these convictions have led and lead to judgments of professional responsibility for psychiatrists that are not based on scientific data, but on social needs related to feelings of frustration and helplessness that develop after a suicide and by the urge to compensate in some way the family of suicide victim. Suicide is too complex a phenomenon to be reported to a causality beyond any reasonable certainty as instead required by the criminal law, neither can be faced with a progressive patients loss of freedom of our patients.
2016
Il suicidio è divenuto una delle principali ragioni di procedimenti di responsabilità professionale per gli psichiatri. Si è diffusa la convinzione che il suicidio sia espressione sistematica di malattia mentale e che, come per molte malattie, sia prevenibile con mezzi idonei. Non vi sono, invece, dati di ricerca che consentano di affermare l’identificazione di variabili certe o clinicamente valide per identificare il rischio di suicidio, anche in persone che hanno già compiuto un tentativo di suicidio. Purtroppo queste convinzioni hanno condotto e conducono a giudizi di responsabilità professionale per gli psichiatri che non sono fondati su dati scientifici ma su esigenze sociali legate ai sentimenti di frustrazione e impotenza che si sviluppano dopo un suicidio e alla spinta a risarcire in qualche modo la famiglia della vittima di suicidio. Il suicidio è un fenomeno troppo complesso per poter essere riportato a una causalità al di là di ogni ragionevole certezza come, invece, richiesto dal Diritto Penale, né può essere affrontato con una progressiva perdita di libertà da parte dei pazienti.
criminal law; depression; mental illness; psychiatric professional liability; suicide; psychiatry and mental health
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Sull'imprevedibilità del suicidio / Biondi, Massimo; Iannitelli, Angela; Ferracuti, Stefano. - In: RIVISTA DI PSICHIATRIA. - ISSN 0035-6484. - STAMPA. - 51:5(2016), pp. 167-171. [10.1708/2476.25882]
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