Si propone l’analisi del contributo delle economiste italiane alla professione da una prospettiva storica andando ad analizzare la produzione scientifica delle donne in dodici riviste di settore negli anni ’50. Ci si sofferma poi su una figura femminile di rilievo in quegli anni in Italia, quasi del tutto dimenticata: Vera Cao Pinna. Cao Pinna ha dato un forte contributo alla ricerca economica quantitativa quale supporto alla politica economica nel processo di ricostruzione in Italia. Per prima utilizzò modelli econometrici formalizzati, al fine di rappresentare i fattori che influiscono sulle variabili economiche per fare previsioni, o meglio affinò e adattò alla realtà sia italiana che europea il modello basato sulle relazioni tra i settori di attività economica ricavabili attraverso una tavola a doppia entrata input-output. Attraverso le testimonianze di ex allievi, colleghi, collaboratori insieme alla consultazione di archivi storici, è stato possibile tracciare il profilo dell’attività di ricerca svolta e dei contributi resi portando ad una amara riflessione sul contributo storico delle donne economiste che rischia di andare perso.

Le economiste in Italia negli anni '50: Il caso di Vera Cao Pinna / Zacchia, Giulia. - ELETTRONICO. - STOREPaper 3:(2015), pp. 1-18.

Le economiste in Italia negli anni '50: Il caso di Vera Cao Pinna

ZACCHIA, GIULIA
2015

Abstract

Si propone l’analisi del contributo delle economiste italiane alla professione da una prospettiva storica andando ad analizzare la produzione scientifica delle donne in dodici riviste di settore negli anni ’50. Ci si sofferma poi su una figura femminile di rilievo in quegli anni in Italia, quasi del tutto dimenticata: Vera Cao Pinna. Cao Pinna ha dato un forte contributo alla ricerca economica quantitativa quale supporto alla politica economica nel processo di ricostruzione in Italia. Per prima utilizzò modelli econometrici formalizzati, al fine di rappresentare i fattori che influiscono sulle variabili economiche per fare previsioni, o meglio affinò e adattò alla realtà sia italiana che europea il modello basato sulle relazioni tra i settori di attività economica ricavabili attraverso una tavola a doppia entrata input-output. Attraverso le testimonianze di ex allievi, colleghi, collaboratori insieme alla consultazione di archivi storici, è stato possibile tracciare il profilo dell’attività di ricerca svolta e dei contributi resi portando ad una amara riflessione sul contributo storico delle donne economiste che rischia di andare perso.
2015
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