Partendo da una lettura di tutti i grandi romanzi dedicati alla figura di Alessandro Magno (Eskandar) in lingua persiana (secc. X-XIV), l’articolo si concentra su un aspetto rilevante di tale tradizione narrativa: la costante presenza di figure di filosofi, scienziati, sapienti – presenti alla corte del sovrano o incontrati durante i suoi viaggi di esplorazione e conquista – che si configurano come contraltari del re, in un percorso di dialettica tra potere e sapienza che è la chiave principale del successo letterario della leggenda di Alessandro attraverso tutta l’Eurasia. Attraverso l’analisi filologica comparatistica dei nomi di tali sapienti e delle vicende in cui sono coinvolti, l’articolo ricostruisce anche un sistema di riferimento della sapienza antica (greca innanzitutto, ma anche indiana, persiana pre-islamica ed araba) che rappresenta una notevole e a tratti sorprendente immagine della poliedrica identità culturale persiana di epoca medievale.
Starting from the main Persian narratives concerning Alexander the Great (10th-14th centuries), the articles focuses on the figures of philosophers, scientists and wise-men that are represented as companions or interlocutors of the Macedonian king in Persian literary tradition. Through the philological reconstruction of the names of these characters and the analysis of their roles in the narratives, the article provides a survey of the representation of ancient wisdom as seen in courtly milieus of Medieval Iran.
The Wise Men of Alexander’s Court in Persian Medieval Romances: an Iranian View of Ancient Cultural Heritage / Casari, Mario. - STAMPA. - (2010), pp. 67-80. (Intervento presentato al convegno Iranian Identity in the Course of History tenutosi a Roma nel 21-24 Settembre 2005).
The Wise Men of Alexander’s Court in Persian Medieval Romances: an Iranian View of Ancient Cultural Heritage
CASARI, MARIO
2010
Abstract
Partendo da una lettura di tutti i grandi romanzi dedicati alla figura di Alessandro Magno (Eskandar) in lingua persiana (secc. X-XIV), l’articolo si concentra su un aspetto rilevante di tale tradizione narrativa: la costante presenza di figure di filosofi, scienziati, sapienti – presenti alla corte del sovrano o incontrati durante i suoi viaggi di esplorazione e conquista – che si configurano come contraltari del re, in un percorso di dialettica tra potere e sapienza che è la chiave principale del successo letterario della leggenda di Alessandro attraverso tutta l’Eurasia. Attraverso l’analisi filologica comparatistica dei nomi di tali sapienti e delle vicende in cui sono coinvolti, l’articolo ricostruisce anche un sistema di riferimento della sapienza antica (greca innanzitutto, ma anche indiana, persiana pre-islamica ed araba) che rappresenta una notevole e a tratti sorprendente immagine della poliedrica identità culturale persiana di epoca medievale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.