Giovanni Raineri era stato per molti anni durante l’età giolittiana un deputato privo di notevole autorità politica ma un valente collaboratore di Luigi Luzzatti nel movimento operativo. Pertanto, dopo che il governo Salandra si era dimostrato incapace di provvedere all’approvvigionamento alimentare del Paese, quando nel 1916 venne costituito il dicastero Boselli Raineri fu nominato ministro dell’agricoltura. Finalità principale della sua attività politica era quella di accrescere il più rapidamente possibile la superficie dei territori coltivati a grano soprattutto riducendo le estensioni di terreno destinate a maggese. Tuttavia non ottenne al riguardo significativi successi. Infatti era un ministro “tecnico”. Non a caso non riuscì a far approvare dal consiglio dei ministri un decreto che permettesse che i terreni incolti del Lazio venissero requisiti a favore degli agricoltori locali a condizione che essi venissero coltivati a grano né fu in grado di ottenere il razionamento del frumento nella penisola come desiderava. Riuscì, però, ad ottenere la proroga dei contratti agrari fino all’anno agrario consecutivo a quello in cui venisse approvata la pace e che venissero approvati provvedimenti a favore dei contadini meridionali. In seguito quando venne costituito l’esecutivo Orlando, Ranieri poiché, come si è detto, non era un autorevole parlamentare nonostante che avesse notevoli competenze nelle questioni agrarie, perse il dicastero di cui era stato titolare nel precedente governo. Sostenne, tuttavia, come deputato la politica del nuovo esecutivo.
L'attività politica di Giovanni Raineri nel primo conflitto mondiale / Falco, Emilio. - In: CLIO. - ISSN 0391-6731. - 2:(2009), pp. 199-226.
L'attività politica di Giovanni Raineri nel primo conflitto mondiale
FALCO, Emilio
2009
Abstract
Giovanni Raineri era stato per molti anni durante l’età giolittiana un deputato privo di notevole autorità politica ma un valente collaboratore di Luigi Luzzatti nel movimento operativo. Pertanto, dopo che il governo Salandra si era dimostrato incapace di provvedere all’approvvigionamento alimentare del Paese, quando nel 1916 venne costituito il dicastero Boselli Raineri fu nominato ministro dell’agricoltura. Finalità principale della sua attività politica era quella di accrescere il più rapidamente possibile la superficie dei territori coltivati a grano soprattutto riducendo le estensioni di terreno destinate a maggese. Tuttavia non ottenne al riguardo significativi successi. Infatti era un ministro “tecnico”. Non a caso non riuscì a far approvare dal consiglio dei ministri un decreto che permettesse che i terreni incolti del Lazio venissero requisiti a favore degli agricoltori locali a condizione che essi venissero coltivati a grano né fu in grado di ottenere il razionamento del frumento nella penisola come desiderava. Riuscì, però, ad ottenere la proroga dei contratti agrari fino all’anno agrario consecutivo a quello in cui venisse approvata la pace e che venissero approvati provvedimenti a favore dei contadini meridionali. In seguito quando venne costituito l’esecutivo Orlando, Ranieri poiché, come si è detto, non era un autorevole parlamentare nonostante che avesse notevoli competenze nelle questioni agrarie, perse il dicastero di cui era stato titolare nel precedente governo. Sostenne, tuttavia, come deputato la politica del nuovo esecutivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.