L’articolo prende in considerazione le cinque traduzioni persiane integrali di Pinocchio reperite fino all’anno 2000 (pubblicate tra il 1955 e il 1995), inserendole nel contesto della diffusione mondiale di questo testo italiano appartenente alla letteratura per l’infanzia. Particolare attenzione viene prestata alla prima traduzione, Pinokyo. Ādamak-e čūbī, opera dello scrittore iraniano Sādeq Čūbak (1916-1998). Di essa viene tradotta integralmente ed analizzata l’introduzione alla prima edizione, che contiene numerose indicazioni relative alla natura dell’ingresso di Pinocchio nel sistema della letteratura persiana moderna: ne risultano delle considerazioni sulla tradizione persiana dei burattini (lo‘bat-bāzī, xeyme-ye šab-bāzī, ma anche sul ruolo del pahlavān-e kačal), sullo sviluppo della letteratura per l’infanzia in Iran (fino alle posizioni d’avanguardia di Ṣamad Behrangī), sullo stato della società iraniana – e in particolare della scuola e dell’istruzione – nel secondo dopoguerra. Tali considerazioni, insieme al carattere della letteratura di Čūbak, fanno comprendere come Pinocchio sia entrato in Iran quale romanzo sociale di formazione, piuttosto che come favola o storiella per bambini come in altre parti del mondo. Viene quindi condotta, attraverso alcuni passi esemplari, un’analisi testuale della traduzione di Čūbak, in comparazione con le altre quattro traduzioni e con le versioni intermediarie di cui la ricerca effettuata ha potuto determinare l’identità (quattro versioni persiane sono tradotte dall’inglese, una dal francese, nessuna dall’italiano). Le considerazioni sulla qualità delle singole traduzioni e sui differenti atteggiamenti linguistici dei vari traduttori sono particolarmente supportate da un’analisi del sistema onomastico (esposto in una scheda specifica), che rivela la maggiore o minore affinità con il testo originale, gli eventuali tentativi di acculturazione, la difficoltà e la bellezza delle varie scelte linguistiche. L’analisi delle illustrazioni che accompagnano il testo, sempre presenti, costituisce un ulteriore tassello nella ricostruzione del capitolo persiano dell’eccezionale avventura editoriale di questo libro. L’ingresso di Pinocchio nella storia della letteratura persiana ne costituisce un passaggio significativo, all’incrocio tra le questioni relative al rapporto tra tradizione e modernità, quelle tra letteratura autoctona e letteratura occidentale, e la nascita della moderna letteratura per l’infanzia, che ha una così grande importanza nell’Iran contemporaneo.

Pinocchio persiano / Casari, Mario. - In: ORIENTE MODERNO. - ISSN 0030-5472. - STAMPA. - n.s. XXII (LXXXIII), 1:(2003), pp. 57-91.

Pinocchio persiano

CASARI, MARIO
2003

Abstract

L’articolo prende in considerazione le cinque traduzioni persiane integrali di Pinocchio reperite fino all’anno 2000 (pubblicate tra il 1955 e il 1995), inserendole nel contesto della diffusione mondiale di questo testo italiano appartenente alla letteratura per l’infanzia. Particolare attenzione viene prestata alla prima traduzione, Pinokyo. Ādamak-e čūbī, opera dello scrittore iraniano Sādeq Čūbak (1916-1998). Di essa viene tradotta integralmente ed analizzata l’introduzione alla prima edizione, che contiene numerose indicazioni relative alla natura dell’ingresso di Pinocchio nel sistema della letteratura persiana moderna: ne risultano delle considerazioni sulla tradizione persiana dei burattini (lo‘bat-bāzī, xeyme-ye šab-bāzī, ma anche sul ruolo del pahlavān-e kačal), sullo sviluppo della letteratura per l’infanzia in Iran (fino alle posizioni d’avanguardia di Ṣamad Behrangī), sullo stato della società iraniana – e in particolare della scuola e dell’istruzione – nel secondo dopoguerra. Tali considerazioni, insieme al carattere della letteratura di Čūbak, fanno comprendere come Pinocchio sia entrato in Iran quale romanzo sociale di formazione, piuttosto che come favola o storiella per bambini come in altre parti del mondo. Viene quindi condotta, attraverso alcuni passi esemplari, un’analisi testuale della traduzione di Čūbak, in comparazione con le altre quattro traduzioni e con le versioni intermediarie di cui la ricerca effettuata ha potuto determinare l’identità (quattro versioni persiane sono tradotte dall’inglese, una dal francese, nessuna dall’italiano). Le considerazioni sulla qualità delle singole traduzioni e sui differenti atteggiamenti linguistici dei vari traduttori sono particolarmente supportate da un’analisi del sistema onomastico (esposto in una scheda specifica), che rivela la maggiore o minore affinità con il testo originale, gli eventuali tentativi di acculturazione, la difficoltà e la bellezza delle varie scelte linguistiche. L’analisi delle illustrazioni che accompagnano il testo, sempre presenti, costituisce un ulteriore tassello nella ricostruzione del capitolo persiano dell’eccezionale avventura editoriale di questo libro. L’ingresso di Pinocchio nella storia della letteratura persiana ne costituisce un passaggio significativo, all’incrocio tra le questioni relative al rapporto tra tradizione e modernità, quelle tra letteratura autoctona e letteratura occidentale, e la nascita della moderna letteratura per l’infanzia, che ha una così grande importanza nell’Iran contemporaneo.
2003
Pinocchio, Letteratura Persiana, Sadeq Chubak
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Pinocchio persiano / Casari, Mario. - In: ORIENTE MODERNO. - ISSN 0030-5472. - STAMPA. - n.s. XXII (LXXXIII), 1:(2003), pp. 57-91.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/959162
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact