Nowadays in Rome public housing suburbs face several critical issues, both physical and social: buildings obsolescence, state of neglect of open spaces, inhabitant’s sense of segregation and lack of social inclusion. These critical issues cause a huge reduction in inhabitant’s quality of life. The regeneration of such areas should become one of the main topics in the transformation of urban neighbourhoods. Effective regeneration actions should look at: physical issues, upgrading energy and structural anti-seismic behaviour of buildings; typological issues, transforming accommodations in relation to the contemporary needs; social issues, promoting interventions of age and profession assortment; economic issues, improving the presence of local shops and restarting local enterprises and employment. University Residences become a useful means to reach the goal of public housing regeneration due to its own redevelopment features: mix of functions such as dorms, teaching and leisure spaces that could fill the gap of the existing buildings lack of services. From the typological point of view, the regeneration achieved by the infill of university residences is characterized by the addition of basic and small “housing cells” integrated on a main access path. These “housing cells” could be easily inserted in public housing complexes, recycling and renovating accommodations that are no longer suitable to guarantee healthy, comfortable and accessible living such as the ones located at raised ground floors or at the top ones. The main goals of such regeneration process are: the reconfiguration of the larger flats, usually empty or under-used; the transformation of ground floors flats; the change of function of unused spaces such as washing rooms; the rehabilitation of open spaces such as courtyards and paths. Last but not least, important goals could be reached in the social field: news users, added to the ancient ones, will be students and researchers so to enlarge current social categories. The regeneration becomes an occasion even to propose a global retrofitting of the buildings, so to achieve important structural and energy upgrading. The article contextualises the topic on public housing complexes of the first half of ‘900, giving a huge description and classification of them, and it presents a regeneration intervention on a building in the suburbs of Rome, knowns as Stalingrad, today interested by important urban fluxes due to the presence of a new underground station.

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una generalizzata riduzione degli investimenti pubblici in materia di servizi alla persona e di politiche di welfare. Questi indirizzi, dettati dalle politiche di austerity, hanno fatto sentire in maniera netta le proprie conseguenze sulle Amministrazioni Locali e sulle Aziende Territoriali per la gestione dell’Edilizia Residenziale. Si sono ridotte non soltanto le possibilità di sviluppo e di realizzazione di nuovi alloggi sociali ma anche la semplice manutenzione ordinaria del patrimonio esistente che il più delle volte verte in condizioni problematiche. In questo contesto finanziario critico per le Pubbliche Amministrazioni, anche le Istituzioni Universitarie e i relativi Enti per il Diritto allo Studio si trovano a dover fronteggiare in maniera diretta una penuria di investimenti nell’ambito residenziale. Eppure nelle grandi città, in cui le iscrizioni ai corsi universitari non tendono a scendere in maniera netta, il bisogno di ulteriori alloggi a canoni calmierati per gli studenti iscritti rimane una questione centrale e una continua domanda inattesa. In un contesto così critico come quello contemporaneo, in cui assieme alle carenze di gestione, manutenzione e programmazione della residenzialità sociale e universitaria è a rischio il complesso della qualità urbana per un diffuso regresso degli interessi collettivi a favore degli investimenti privati, da più parti si ritiene giunto il momento per avviare, soprattutto nelle grandi città, politiche sostanziali e diffuse di rigenerazione urbana [Dichiarazione di Toledo 2010]. La questione dell’edilizia residenziale pubblica viene qui trattata di concerto con la questione delle residenze universitarie in quanto si propone un approccio in cui la seconda diviene uno strumento per intervenire sulla prima, arricchendola di funzioni e stimolandone una completa riqualificazione in tutti quegli aspetti critici che ad oggi l’hanno portata a non rispettare le normative energetiche e strutturali e a non soddisfare le richieste in termini di accessibilità ai diversamente abili, di taglio e dimensionamento degli alloggi. In quest’ottica si vuole sottolineare l’importanza che le residenze universitarie rivestono per gli equilibri urbani in un processo di rigenerazione. In primo luogo le residenze universitarie si pongono come obiettivo quello di fornire, parallelamente agli alloggi per studenti, anche una serie di servizi e di attività destinate anche agli abitanti del quartiere, riempendo spesso le carenze del pubblico. Questa prerogativa che unisce alla realizzazione degli alloggi anche una serie di attività, rientra a pieno titolo in quell’insieme di obiettivi al contempo materiali e immateriali che distinguono il concetto di rigenerazione urbana da quello tradizionale di riqualificazione [Musco 2009]. In secondo luogo, l’inserimento di residenze universitarie nei complessi ERP esistenti, come stimolo per più complete rigenerazioni, fa si che i nuovi alloggi universitari siano localizzati in contesti urbani, spesso consolidati, escludendo l’ipotesi concentrazionaria dei nuovi poli per gli studenti in ambiti periferici totalmente sconnessi con la città esistente. L’inserimento va a garantire un aumento della mixité in termini sociali ed anagrafici, fatto particolarmente importante per i quartieri ERP data l’uniformità da cui sono caratterizzati. In ultima istanza, le residenze universitarie svolgono un ruolo di controllo e di freno delle dinamiche speculative che potrebbero generarsi in contesti in cui si sono avviati processi di rigenerazione urbana. Quando si parla di integrazione tra alloggi ERP e residenze universitarie si fa riferimento a sporadici esempi di cui non è possibile individuare un filone chiaro. Alcuni esempi si possono individuare in Piemonte tra gli interventi di housing sociale a destinazione universitaria di Torino e Novara. In questa logica si è voluto approfondire il caso dell’inserimento di residenze universitarie nei piani terra di un complesso di edilizia residenziale pubblica con il carico di nuovi servizi destinati a tutti gli affittuari originari e lo spostamento di alcuni inquilini in nuovi alloggi localizzati in copertura. L’articolo focalizza la sua attenzione su di un caso di studio della città di Roma, realizzato negli anni ’30 del Novecento e scelto in quanto paradigmatico di molti complessi pubblici, e non solo, di quel periodo.

Le residenze universitarie come strumento per la rigenerazione degli edifici pubblici / Diana, Lorenzo; Scrivano, Tommaso. - STAMPA. - (2016), pp. 193-204. (Intervento presentato al convegno Residenze e servizi per studenti universitari tenutosi a Firenze nel 21 Ottobre 2016).

Le residenze universitarie come strumento per la rigenerazione degli edifici pubblici

DIANA, LORENZO;
2016

Abstract

Nowadays in Rome public housing suburbs face several critical issues, both physical and social: buildings obsolescence, state of neglect of open spaces, inhabitant’s sense of segregation and lack of social inclusion. These critical issues cause a huge reduction in inhabitant’s quality of life. The regeneration of such areas should become one of the main topics in the transformation of urban neighbourhoods. Effective regeneration actions should look at: physical issues, upgrading energy and structural anti-seismic behaviour of buildings; typological issues, transforming accommodations in relation to the contemporary needs; social issues, promoting interventions of age and profession assortment; economic issues, improving the presence of local shops and restarting local enterprises and employment. University Residences become a useful means to reach the goal of public housing regeneration due to its own redevelopment features: mix of functions such as dorms, teaching and leisure spaces that could fill the gap of the existing buildings lack of services. From the typological point of view, the regeneration achieved by the infill of university residences is characterized by the addition of basic and small “housing cells” integrated on a main access path. These “housing cells” could be easily inserted in public housing complexes, recycling and renovating accommodations that are no longer suitable to guarantee healthy, comfortable and accessible living such as the ones located at raised ground floors or at the top ones. The main goals of such regeneration process are: the reconfiguration of the larger flats, usually empty or under-used; the transformation of ground floors flats; the change of function of unused spaces such as washing rooms; the rehabilitation of open spaces such as courtyards and paths. Last but not least, important goals could be reached in the social field: news users, added to the ancient ones, will be students and researchers so to enlarge current social categories. The regeneration becomes an occasion even to propose a global retrofitting of the buildings, so to achieve important structural and energy upgrading. The article contextualises the topic on public housing complexes of the first half of ‘900, giving a huge description and classification of them, and it presents a regeneration intervention on a building in the suburbs of Rome, knowns as Stalingrad, today interested by important urban fluxes due to the presence of a new underground station.
2016
Residenze e servizi per studenti universitari
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una generalizzata riduzione degli investimenti pubblici in materia di servizi alla persona e di politiche di welfare. Questi indirizzi, dettati dalle politiche di austerity, hanno fatto sentire in maniera netta le proprie conseguenze sulle Amministrazioni Locali e sulle Aziende Territoriali per la gestione dell’Edilizia Residenziale. Si sono ridotte non soltanto le possibilità di sviluppo e di realizzazione di nuovi alloggi sociali ma anche la semplice manutenzione ordinaria del patrimonio esistente che il più delle volte verte in condizioni problematiche. In questo contesto finanziario critico per le Pubbliche Amministrazioni, anche le Istituzioni Universitarie e i relativi Enti per il Diritto allo Studio si trovano a dover fronteggiare in maniera diretta una penuria di investimenti nell’ambito residenziale. Eppure nelle grandi città, in cui le iscrizioni ai corsi universitari non tendono a scendere in maniera netta, il bisogno di ulteriori alloggi a canoni calmierati per gli studenti iscritti rimane una questione centrale e una continua domanda inattesa. In un contesto così critico come quello contemporaneo, in cui assieme alle carenze di gestione, manutenzione e programmazione della residenzialità sociale e universitaria è a rischio il complesso della qualità urbana per un diffuso regresso degli interessi collettivi a favore degli investimenti privati, da più parti si ritiene giunto il momento per avviare, soprattutto nelle grandi città, politiche sostanziali e diffuse di rigenerazione urbana [Dichiarazione di Toledo 2010]. La questione dell’edilizia residenziale pubblica viene qui trattata di concerto con la questione delle residenze universitarie in quanto si propone un approccio in cui la seconda diviene uno strumento per intervenire sulla prima, arricchendola di funzioni e stimolandone una completa riqualificazione in tutti quegli aspetti critici che ad oggi l’hanno portata a non rispettare le normative energetiche e strutturali e a non soddisfare le richieste in termini di accessibilità ai diversamente abili, di taglio e dimensionamento degli alloggi. In quest’ottica si vuole sottolineare l’importanza che le residenze universitarie rivestono per gli equilibri urbani in un processo di rigenerazione. In primo luogo le residenze universitarie si pongono come obiettivo quello di fornire, parallelamente agli alloggi per studenti, anche una serie di servizi e di attività destinate anche agli abitanti del quartiere, riempendo spesso le carenze del pubblico. Questa prerogativa che unisce alla realizzazione degli alloggi anche una serie di attività, rientra a pieno titolo in quell’insieme di obiettivi al contempo materiali e immateriali che distinguono il concetto di rigenerazione urbana da quello tradizionale di riqualificazione [Musco 2009]. In secondo luogo, l’inserimento di residenze universitarie nei complessi ERP esistenti, come stimolo per più complete rigenerazioni, fa si che i nuovi alloggi universitari siano localizzati in contesti urbani, spesso consolidati, escludendo l’ipotesi concentrazionaria dei nuovi poli per gli studenti in ambiti periferici totalmente sconnessi con la città esistente. L’inserimento va a garantire un aumento della mixité in termini sociali ed anagrafici, fatto particolarmente importante per i quartieri ERP data l’uniformità da cui sono caratterizzati. In ultima istanza, le residenze universitarie svolgono un ruolo di controllo e di freno delle dinamiche speculative che potrebbero generarsi in contesti in cui si sono avviati processi di rigenerazione urbana. Quando si parla di integrazione tra alloggi ERP e residenze universitarie si fa riferimento a sporadici esempi di cui non è possibile individuare un filone chiaro. Alcuni esempi si possono individuare in Piemonte tra gli interventi di housing sociale a destinazione universitaria di Torino e Novara. In questa logica si è voluto approfondire il caso dell’inserimento di residenze universitarie nei piani terra di un complesso di edilizia residenziale pubblica con il carico di nuovi servizi destinati a tutti gli affittuari originari e lo spostamento di alcuni inquilini in nuovi alloggi localizzati in copertura. L’articolo focalizza la sua attenzione su di un caso di studio della città di Roma, realizzato negli anni ’30 del Novecento e scelto in quanto paradigmatico di molti complessi pubblici, e non solo, di quel periodo.
Rigenerazione Urbana, Edilizia Sociale, Residenze Universitarie, Riqualificazione edilizia
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Le residenze universitarie come strumento per la rigenerazione degli edifici pubblici / Diana, Lorenzo; Scrivano, Tommaso. - STAMPA. - (2016), pp. 193-204. (Intervento presentato al convegno Residenze e servizi per studenti universitari tenutosi a Firenze nel 21 Ottobre 2016).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/958306
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