Qualità dell'aria in ambienti confinati di vita e di lavoro: aspetti normativi e applicazioni al contesto sportivo e ricreativo

In order to consider national and international regulations related to indoor air quality (IAQ) and to evaluate their applicability in sports facilities, we performed a revision of literature and a pilot study, focusing on microbiological pollution. A search for national and international documents was done through Internet databases using keywords related to public health and occupational hygiene. Indoor microbiological monitoring was performed on 15 sport facilities located in Rome, by Surface Air System active sampling. We observed an increasing interest for issues related to IAQ in the last decades, as well as for its impact on general population and worker’s health, both at scientific and institutional level. However, an organic and specific body of rules is lacking in environments for sport and physical activities, where health represents a priority itself and where some indoor parameters already were established by national sport regulations. In the monitored sports facilities, we observed acceptable IAQ values, based on the comparison with standard thresholds for a generic working place. The quality ranges reported on available guidelines should be updated considering the specificity of sport environments, their microclimatic conditions and the exposure of athletes or other workers. The new role of sport and physical activity in health promotion, further supports the definition of standard values, not only to address safety but also higher environmental quality in these facilities.

Al fine di prendere in considerazione le norme nazionali e internazionali in materia di qualità dell'aria indoor (IAQ) e di valutarne l’applicabilità in impianti sportivi, è stata effettuata una revisione della letteratura e uno studio pilota sul campo, concentrando l’attenzione prevalentemente su aspetti connessi all’ inquinamento microbiologico. La ricerca di documentazione nazionale ed internazionale è stata eseguita attraverso l’analisi di banche dati disponibili su Internet utilizzando motori di ricerca e quelle parole chiave finalizzate a temi di salute pubblica ed igiene del lavoro. La sorveglianza microbiologica è stata effettuata su 15 impianti sportivi indoor con sede a Roma, utilizzando come campionatore attivo un Surface Air System. Abbiamo osservato come negli ultimi decenni si sia verificato un crescente interesse per questioni legate all’IAQ ed al suo impatto sulla popolazione generale o sulla salute dei lavoratori, sia in contesti tecnico-scientifici che socio-istituzionali. Tuttavia, un corpo organico e specifico di regole manca per ambienti dedicati alle attività sportive e motorie, in cui la salute rappresenta oggi una priorità e per i quali diversi parametri per l’indoor erano stati già definiti in normative nazionali. In conclusione, negli impianti sportivi considerati, abbiamo osservato valori di IAQ accettabili, sulla base del confronto con soglie standard per ambienti di lavoro non-industriali. Tuttavia, gli intervalli per i valori di qualità riportati nelle linee guida dovrebbero essere aggiornati tenendo conto della specificità degli impianti sportivi, delle particolari condizioni microclimatiche e dell'esposizione di atleti o altri lavoratori. Il nuovo ruolo di promozione della salute, che è stato recentemente attribuito dall’OMS al movimento ed all'attività motoria, ulteriormente suggerisce di definire valori di riferimento per l’aria presente in questi ambienti, che non siano solo sicuri ma anche di elevata qualità.