The paper examines two radically divergent polarities that mark the cultural scene, and contemporary practices, policies and claims. The first one is the individualist paradigm, while I define the second the "relationistic" paradigm. While the former has as its theoretical focus the individual in his ontological uniqueness, the second considers the human being dissolved in its substantiality and “produced” by relationships. The contribution underlines that both these tendencies paradoxically converge in their outcomes, dissolving human being: the first in a sociobiological horizon, the second in the possibility of transmigration between human, inhuman or superhuman, and in the removal of any 'natural' characteristic of the human, also involving the features of the gendered body. Afterwards the analysis focuses the aporiae that arise both within an a-relational horizon and in a totally “relationistic” one, leading to propose some reflections about the ontological relatedness from which both paradigms were critically far removed.

Il contributo esamina due polarità radicalmente divergenti che segnano il panorama culturale, le prassi, le politiche, le rivendicazioni odierne. Si tratta del paradigma individualistico da una parte e, dall’altra, di quello che definisco paradigma “relazionistico”. Mentre il primo ha come suo fuoco teoretico l’individuo nella sua singolarità ontologica autocentrata, il secondo considera l’essere umano dissolto nella sua sostanzialità e prodotto dalla/e relazione/i. Nel testo presentato si evidenzia come entrambe queste derive convergano paradossalmente su esiti dissolutivi dell’umano, il primo in un orizzonte sociobiologistico, il secondo nella affermazione del possibile trasmigrare dell’umano in inumano o sovrumano, e nella dissoluzione di ogni senso ‘naturalmente’ dato all’umano fino al confine delle caratteristiche corporee sessuate. L’analisi prosegue analizzando le aporie che sorgono sia all’interno di un orizzonte a-relazionale sia in uno totalmente relazionistico, per giungere a proporre alcune riflessioni sulla necessità di affrontare nuovamente la via del ripensamento della relazionalità ontologica da cui entrambi i paradigmi descritti avevano preso decisamente le distanze.

Ripensare il soggetto tra relazionalità e relazionismo / Cotta, Gabriella. - STAMPA. - (2017), pp. 229-244. (Intervento presentato al convegno oltre l'individualismo; relazioni e relazionalità per ripensare l'identità tenutosi a Università Urbaniana - Roma nel marzo 2016).

Ripensare il soggetto tra relazionalità e relazionismo

COTTA, Gabriella
2017

Abstract

The paper examines two radically divergent polarities that mark the cultural scene, and contemporary practices, policies and claims. The first one is the individualist paradigm, while I define the second the "relationistic" paradigm. While the former has as its theoretical focus the individual in his ontological uniqueness, the second considers the human being dissolved in its substantiality and “produced” by relationships. The contribution underlines that both these tendencies paradoxically converge in their outcomes, dissolving human being: the first in a sociobiological horizon, the second in the possibility of transmigration between human, inhuman or superhuman, and in the removal of any 'natural' characteristic of the human, also involving the features of the gendered body. Afterwards the analysis focuses the aporiae that arise both within an a-relational horizon and in a totally “relationistic” one, leading to propose some reflections about the ontological relatedness from which both paradigms were critically far removed.
2017
oltre l'individualismo; relazioni e relazionalità per ripensare l'identità
Il contributo esamina due polarità radicalmente divergenti che segnano il panorama culturale, le prassi, le politiche, le rivendicazioni odierne. Si tratta del paradigma individualistico da una parte e, dall’altra, di quello che definisco paradigma “relazionistico”. Mentre il primo ha come suo fuoco teoretico l’individuo nella sua singolarità ontologica autocentrata, il secondo considera l’essere umano dissolto nella sua sostanzialità e prodotto dalla/e relazione/i. Nel testo presentato si evidenzia come entrambe queste derive convergano paradossalmente su esiti dissolutivi dell’umano, il primo in un orizzonte sociobiologistico, il secondo nella affermazione del possibile trasmigrare dell’umano in inumano o sovrumano, e nella dissoluzione di ogni senso ‘naturalmente’ dato all’umano fino al confine delle caratteristiche corporee sessuate. L’analisi prosegue analizzando le aporie che sorgono sia all’interno di un orizzonte a-relazionale sia in uno totalmente relazionistico, per giungere a proporre alcune riflessioni sulla necessità di affrontare nuovamente la via del ripensamento della relazionalità ontologica da cui entrambi i paradigmi descritti avevano preso decisamente le distanze.
relazionalità; relazionismo; decostruzionismo; soggetto; Nancy Butler
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Ripensare il soggetto tra relazionalità e relazionismo / Cotta, Gabriella. - STAMPA. - (2017), pp. 229-244. (Intervento presentato al convegno oltre l'individualismo; relazioni e relazionalità per ripensare l'identità tenutosi a Università Urbaniana - Roma nel marzo 2016).
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