After Turkish reconquest and the great fire that destroyed nearly half of Smyrna (September 1922), in the weeks of the agony of the last liberal government important members of the Italian ruling class aimed at re-establishing the local Italian community and at obtaining a dominating role in the reconstruction of the city and more in general in the economic recovery of Turkey. Compared to the involved businessmen and politicians (included Mussolini), the eye-witness Italian civilian and military authorities perceived more easily and more quickly how radically Turkey had changed and how much the foreigners must abandon the colonialist-minded approach they had had in past. Finally, just like the Italians were afraid of, it were French architects and firms to get the main role in the reconstruction of Smyrna. However, they had to work in the frame imposed by the Kemalist regime: limited influx of foreign capital, slow pace and full control on the side of Turkish authorities.

Dopo la riconquista turca e il grande incendio che distrusse quasi metà di Smirne (settembre 1922), mentre si consumava l'agonia dell'ultimo governo liberale importanti esponenti della classe dirigente italiana si prefissero di ricostituire la comunità italiana locale e di ottenere un ruolo predominante nella ricostruzione della città e più in generale nella ripresa economica della Turchia. Rispetto agli imprenditori e ai politici interessati (Mussolini compreso), le autorità civili e militari italiane presenti sul posto percepirono più facilmente e più rapidamente quanto radicalmente fosse cambiata la Turchia e quanto gli stranieri dovessero abbandonare l'approccio colonialista del passato. Alla fine, secondo i peggiori timori italiani, il ruolo principale nella ricostruzione di Smirne lo ebbero architetti e ditte francesi, che comunque dovettero lavorare nel quadro della logica imposta dal regime kemalista: afflusso limitato di capitale straniero, passo lento e pieno controllo da parte delle autorità turche.

Smirne dopo il Grande Incendio del 1922. Speranze italiane e concreti sviluppi / Grassi, Fabio L.. - In: DIMENSIONI E PROBLEMI DELLA RICERCA STORICA. - ISSN 1125-517X. - STAMPA. - 2/2016:(2017), pp. 255-272.

Smirne dopo il Grande Incendio del 1922. Speranze italiane e concreti sviluppi

Fabio L. Grassi
2017

Abstract

After Turkish reconquest and the great fire that destroyed nearly half of Smyrna (September 1922), in the weeks of the agony of the last liberal government important members of the Italian ruling class aimed at re-establishing the local Italian community and at obtaining a dominating role in the reconstruction of the city and more in general in the economic recovery of Turkey. Compared to the involved businessmen and politicians (included Mussolini), the eye-witness Italian civilian and military authorities perceived more easily and more quickly how radically Turkey had changed and how much the foreigners must abandon the colonialist-minded approach they had had in past. Finally, just like the Italians were afraid of, it were French architects and firms to get the main role in the reconstruction of Smyrna. However, they had to work in the frame imposed by the Kemalist regime: limited influx of foreign capital, slow pace and full control on the side of Turkish authorities.
2017
Dopo la riconquista turca e il grande incendio che distrusse quasi metà di Smirne (settembre 1922), mentre si consumava l'agonia dell'ultimo governo liberale importanti esponenti della classe dirigente italiana si prefissero di ricostituire la comunità italiana locale e di ottenere un ruolo predominante nella ricostruzione della città e più in generale nella ripresa economica della Turchia. Rispetto agli imprenditori e ai politici interessati (Mussolini compreso), le autorità civili e militari italiane presenti sul posto percepirono più facilmente e più rapidamente quanto radicalmente fosse cambiata la Turchia e quanto gli stranieri dovessero abbandonare l'approccio colonialista del passato. Alla fine, secondo i peggiori timori italiani, il ruolo principale nella ricostruzione di Smirne lo ebbero architetti e ditte francesi, che comunque dovettero lavorare nel quadro della logica imposta dal regime kemalista: afflusso limitato di capitale straniero, passo lento e pieno controllo da parte delle autorità turche.
Smirne; Italia; Turchia; comunità italiana; nazionalismo.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Smirne dopo il Grande Incendio del 1922. Speranze italiane e concreti sviluppi / Grassi, Fabio L.. - In: DIMENSIONI E PROBLEMI DELLA RICERCA STORICA. - ISSN 1125-517X. - STAMPA. - 2/2016:(2017), pp. 255-272.
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