Abbiamo scelto di consacrare queste giornate di studio alla questione delicata e troppo poco elaborata del “politico”, così come è stata formulata da Jacques Derrida e da Emmanuel Levinas, e al dialogo incessante tra le loro importanti opere filosofiche. Ma perché proprio il “politico” quando tante altre tematiche sembrano avvicinare i due pensatori? Poiché la questione del “politico” segna a un tempo una profonda alleanza tra Derrida e Levinas e, dall’altro, marca un indubitabile disaccordo. È infatti facile riconoscere nei due autori un certo sospetto nei confronti delle giustificazioni filosofiche dell’identità nazionale, della sovranità, dell’appartenenza, così come una profonda diffidenza verso le ideologie che si barricano nell’affermazione degli idiomi nazionali; allo stesso modo, si può constatare fino a che punto entrambi filosofi sottolineino una passione consolidata per la democrazia nella sua eredità europea e nel suo avvenire iper-democratico, accanto all’esigenza incondizionata di pensare una responsabilità iperbolica per l’altro, per lo straniero, per il più debole, per la vedova, per l’orfano (e, quindi, l’urgente necessità di rispondere eticamente all’appello di coloro che oggi comunemente sono etichettati come clandestini, profughi, apolidi).

DERRIDA–LEVINAS An Alliance Awaiting the Political/Un’alleanza in attesa del “politico” / Ombrosi, Orietta; Zagury Orly, Raphael. - (2016). (Intervento presentato al convegno DERRIDA–LEVINAS.AN Alliance Awaiting the Political tenutosi a Roma - Museo Laboratorio Arte Contemporanea della Sapienza Università di Roma e l'Institut Français – Centre Saint Louis di Roma nel 17-18 Ottobre 2016).

DERRIDA–LEVINAS An Alliance Awaiting the Political/Un’alleanza in attesa del “politico”

OMBROSI, Orietta;
2016

Abstract

Abbiamo scelto di consacrare queste giornate di studio alla questione delicata e troppo poco elaborata del “politico”, così come è stata formulata da Jacques Derrida e da Emmanuel Levinas, e al dialogo incessante tra le loro importanti opere filosofiche. Ma perché proprio il “politico” quando tante altre tematiche sembrano avvicinare i due pensatori? Poiché la questione del “politico” segna a un tempo una profonda alleanza tra Derrida e Levinas e, dall’altro, marca un indubitabile disaccordo. È infatti facile riconoscere nei due autori un certo sospetto nei confronti delle giustificazioni filosofiche dell’identità nazionale, della sovranità, dell’appartenenza, così come una profonda diffidenza verso le ideologie che si barricano nell’affermazione degli idiomi nazionali; allo stesso modo, si può constatare fino a che punto entrambi filosofi sottolineino una passione consolidata per la democrazia nella sua eredità europea e nel suo avvenire iper-democratico, accanto all’esigenza incondizionata di pensare una responsabilità iperbolica per l’altro, per lo straniero, per il più debole, per la vedova, per l’orfano (e, quindi, l’urgente necessità di rispondere eticamente all’appello di coloro che oggi comunemente sono etichettati come clandestini, profughi, apolidi).
2016
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