I commerci levantini nel Mediterraneo e le rotte verso Occidente solcate da naviganti, esploratori e mercanti tra il 35° e il 37° parallelo a partire dal XVIII sec. a.C., con un deciso incremento nel secolo successivo, dopo l’eruzione di Santorini, quando anche i marinai delle città-stato siro-palestinesi si avventurarono nella navigazione a lunga distanza, fanno parte di un articolato processo di globalizzazione antica, che fecondò e informò profondamente la civiltà mediterranea. A partire da allora e per tutti i secoli seguenti, con diverse intensità e vari protagonisti, gli abitanti dell’Egeo, di Cipro, della costa del Levante e dell’Egitto navigarono verso ovest a varie ondate, aprendo rotte marittime e mettendo in comunicazione società diverse, sino all’espansione fenicia dei primi secoli del I millennio a.C. Proprio quest’ultima, con la trasmissione dell’alfabeto assieme a tanti aspetti delle culture orientali, segnò un primo fondamentale passo nella costruzione della civiltà mediterranea.La Sicilia e le sue isole minori, con l’antistante costa nord-africana, giuocarono un ruolo fondamentale in questo processo, come hanno mostrato anche i più recenti scavi a Mozia, che offrono nuovi piccoli tasselli alla ricostruzione del mosaico di rotte e scambi nei secoli che precedono e accompagnano la colonizzazione fenicia.
Mozia nella preistoria e le rotte levantine: i prodromi della colonizzazione fenicia tra secondo e primo millennio a.C. nei recenti scavi della Sapienza / Nigro, Lorenzo. - In: SCIENZE DELL'ANTICHITÀ. - ISSN 1123-5713. - STAMPA. - 22.2:(2016), pp. 339-362. (Intervento presentato al convegno Convegno di Studi in ricordo di Giorgio Buchner, a 100 anni dalla nascita (1914-2014) tenutosi a Anacapri nel 27 ottobre – Capri, 28 ottobre – Ischia/Lacco Ameno, 29 ottobre 2014).
Mozia nella preistoria e le rotte levantine: i prodromi della colonizzazione fenicia tra secondo e primo millennio a.C. nei recenti scavi della Sapienza
NIGRO, Lorenzo
2016
Abstract
I commerci levantini nel Mediterraneo e le rotte verso Occidente solcate da naviganti, esploratori e mercanti tra il 35° e il 37° parallelo a partire dal XVIII sec. a.C., con un deciso incremento nel secolo successivo, dopo l’eruzione di Santorini, quando anche i marinai delle città-stato siro-palestinesi si avventurarono nella navigazione a lunga distanza, fanno parte di un articolato processo di globalizzazione antica, che fecondò e informò profondamente la civiltà mediterranea. A partire da allora e per tutti i secoli seguenti, con diverse intensità e vari protagonisti, gli abitanti dell’Egeo, di Cipro, della costa del Levante e dell’Egitto navigarono verso ovest a varie ondate, aprendo rotte marittime e mettendo in comunicazione società diverse, sino all’espansione fenicia dei primi secoli del I millennio a.C. Proprio quest’ultima, con la trasmissione dell’alfabeto assieme a tanti aspetti delle culture orientali, segnò un primo fondamentale passo nella costruzione della civiltà mediterranea.La Sicilia e le sue isole minori, con l’antistante costa nord-africana, giuocarono un ruolo fondamentale in questo processo, come hanno mostrato anche i più recenti scavi a Mozia, che offrono nuovi piccoli tasselli alla ricostruzione del mosaico di rotte e scambi nei secoli che precedono e accompagnano la colonizzazione fenicia.File | Dimensione | Formato | |
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