L’interesse verso la spazialità e la territorialità generato dallo spatial turn ha coinvolto anche le scienze che indagano la dimensione politica della società. Il quadro prospetta un nuovo stimolante dibattito interdisciplinare attorno al tema degli spazi politici potenzialmente molto favorevole per la geografia politica, che però viene colta in una fase delicata dopo qualche anno di oggettivo smarrimento. Indizi recenti mostrano segnali di risveglio degli studi geografico-politici che però, se vogliono intercettare le attenzioni delle altre discipline e avviare con loro un costruttivo e proficuo dialogo, devono produrre proposte attrattive focalizzate su interrogativi di ricerca comuni. L’articolo descrive questo quadro di profonde trasformazioni in corso e propone come piattaforma di confronto interdisciplinare il recupero di un antico cavallo di battaglia della geografia che la disciplina ha rinnegato ma che sta oggi raccogliendo molto interesse fuori: la geopolitica. Dopo aver esaminato sia i fattori che giustificano questo interesse all’esterno sia quelli che spiegano il perdurante ripudio all’interno, l’articolo indica alcuni vantaggi che deriverebbero da un rilancio della geopolitica e i requisiti di tale operazione. Una sfida impegnativa ma potenzialmente in grado di ridare prestigio alla geografia politica e, con ciò, contribuire alla visibilità dell’intero movimento geografico.
Perché la geopolitica piace a tutti tranne che ai geografi. Evoluzioni in corso ai margini della geografia / Boria, Edoardo. - In: RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA. - ISSN 0035-6697. - STAMPA. - 125:(2016), pp. 603-618.
Perché la geopolitica piace a tutti tranne che ai geografi. Evoluzioni in corso ai margini della geografia
BORIA, Edoardo
2016
Abstract
L’interesse verso la spazialità e la territorialità generato dallo spatial turn ha coinvolto anche le scienze che indagano la dimensione politica della società. Il quadro prospetta un nuovo stimolante dibattito interdisciplinare attorno al tema degli spazi politici potenzialmente molto favorevole per la geografia politica, che però viene colta in una fase delicata dopo qualche anno di oggettivo smarrimento. Indizi recenti mostrano segnali di risveglio degli studi geografico-politici che però, se vogliono intercettare le attenzioni delle altre discipline e avviare con loro un costruttivo e proficuo dialogo, devono produrre proposte attrattive focalizzate su interrogativi di ricerca comuni. L’articolo descrive questo quadro di profonde trasformazioni in corso e propone come piattaforma di confronto interdisciplinare il recupero di un antico cavallo di battaglia della geografia che la disciplina ha rinnegato ma che sta oggi raccogliendo molto interesse fuori: la geopolitica. Dopo aver esaminato sia i fattori che giustificano questo interesse all’esterno sia quelli che spiegano il perdurante ripudio all’interno, l’articolo indica alcuni vantaggi che deriverebbero da un rilancio della geopolitica e i requisiti di tale operazione. Una sfida impegnativa ma potenzialmente in grado di ridare prestigio alla geografia politica e, con ciò, contribuire alla visibilità dell’intero movimento geografico.File | Dimensione | Formato | |
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