Esistono discipline per maschi e altre per femmine? Quali strategie sono oggi possibili per mettere in discussione gli stereotipi di genere e i ruoli sessuali riprodotti nei programmi e nei libri di testo? Quali strumenti didattici possono essere utilizzati a scuola per affrontare la questione della differenza sessuale, del sessismo nella lingua e della sessuazione del sapere in generale? Come mostrare a studentesse e studenti la fondamentale importanza della differenza di genere nel mondo in cui vivono, e quanto essa incida sulle possibilità che vengono offerte loro? In che modo la scuola può favorire la libera espressione delle diverse identità sessuali, promuovendo le pari opportunità e il rispetto delle differenze? Quali buone pratiche potrebbero trasformarsi in linee guida per i programmi scolastici? È sufficiente riconoscere il ruolo del femminismo nella storia, e il contributo delle donne nelle diverse discipline, tramite un meccanismo che includa i nomi femminili in un canone che finora è stato costruito solo al maschile? Oppure è necessario introdurre gli studi di genere come una prospettiva critica che attraversi ogni ambito disciplinare?
Che genere di programmi? Percorsi e canoni per una scuola che cambi Convegno su sguardi di genere e didattica per docenti delle scuole di ogni ordine e grado / Sapegno, Maria Serena. - (2013). (Intervento presentato al convegno Che genere di programmi? Percorsi e canoni per una scuola che cambi Convegno su sguardi di genere e didattica per docenti delle scuole di ogni ordine e grado tenutosi a Roma Facoltà di Lettere e Filosofia Sapienza Università di Roma nel 19-20-21 febbraio 2013).
Che genere di programmi? Percorsi e canoni per una scuola che cambi Convegno su sguardi di genere e didattica per docenti delle scuole di ogni ordine e grado
SAPEGNO, Maria Serena
2013
Abstract
Esistono discipline per maschi e altre per femmine? Quali strategie sono oggi possibili per mettere in discussione gli stereotipi di genere e i ruoli sessuali riprodotti nei programmi e nei libri di testo? Quali strumenti didattici possono essere utilizzati a scuola per affrontare la questione della differenza sessuale, del sessismo nella lingua e della sessuazione del sapere in generale? Come mostrare a studentesse e studenti la fondamentale importanza della differenza di genere nel mondo in cui vivono, e quanto essa incida sulle possibilità che vengono offerte loro? In che modo la scuola può favorire la libera espressione delle diverse identità sessuali, promuovendo le pari opportunità e il rispetto delle differenze? Quali buone pratiche potrebbero trasformarsi in linee guida per i programmi scolastici? È sufficiente riconoscere il ruolo del femminismo nella storia, e il contributo delle donne nelle diverse discipline, tramite un meccanismo che includa i nomi femminili in un canone che finora è stato costruito solo al maschile? Oppure è necessario introdurre gli studi di genere come una prospettiva critica che attraversi ogni ambito disciplinare?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.