La tesi, chiusa prima degli esiti del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, sviluppa il tema dei rapporti e delle relazioni tra politica e amministrazione pubblica, elemento centrale di ogni sistema amministrativo contemporaneo. Al fine di fornire una dissertazione compiuta e organica, si è deciso di limitare la trattazione solo ad alcuni dei modi in cui si declinano – in Italia e negli ordinamenti di volta in volta assunti come paradigmatici in chiave comparata – i rapporti tra politica e amministrazione, a partire dai principi “impliciti” desumibili dagli artt. 95, 97 e 98 Cost., non potendosi, però, prendere in considerazione tutte le forme che assumono tali rapporti, poiché il modello delle relazioni tra politica ed amministrazione desumibile dalla Costituzione è un modello aperto che implica innumerevoli possibilità e varianti. In particolare, le forme organizzative dell’amministrazione oggetto d’indagine sono quelle del Governo, delle sue strutture interne, degli uffici di diretta collaborazione e della dirigenza pubblica con uno specifico focus sui meccanismi di cessazione automatica degli incarichi dirigenziali di vertice, nonché le modalità organizzative previste ed attuate a livello locale. Questi argomenti sono analizzati sotto i diversi profili, teorico, pratico, comparato, politico e storico (determinato dal susseguirsi delle varie riforme) che hanno interessato le relazioni tra politica ed amministrazione. Scopo della tesi è esaminare se il punto di equilibrio nei rapporti tra politica ed amministrazione in Italia sia effettivamente e sostanzialmente costituito dal principio di distinzione. Delle formule organizzative esaminate sarà quindi valutato e verificato se esse diano effettiva attuazione al principio di distinzione, elaborando cinque punti di osservazione privilegiata per condurre l’analisi. Da questa analisi si ricava che detto principio governa solo formalmente le relazioni tra politica ed amministrazione che, al contrario, sono sbilanciate a favore del lato politico del rapporto. Tali principali punti critici e di analisi sono (i) la commistione di funzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, (ii) le ambiguità del ruolo degli uffici di diretta collaborazione, (iii) la dirigenza, stretta tra il rischio di degenerazione in politicizzazione ed autocefalia, (iv) l’uniformità della formazione tra soggetti che svolgono funzioni di indirizzo e funzioni di gestione e infine (v) il pericoloso avvicinamento operato dalla giurisprudenza tra spoils system e revoca degli incarichi. In conclusione la soluzione che si propone al fine di superare le debolezze strutturali di un sistema che non pare essere riuscito a garantire il rispetto del principio di distinzione tra politica ed amministrazione è quella di scindere le funzioni che attualmente sono affidate al soggetto politico, ossia di indirizzo e di verifica dell’adempimento dell’indirizzo stesso, attribuendo la seconda ad un organismo indipendente, a presidio dell’intero settore della dirigenza pubblica.

Le diverse declinazioni dei rapporti tra politica e amministrazione / Villari, Alice. - (2017 Feb 21).

Le diverse declinazioni dei rapporti tra politica e amministrazione

VILLARI, ALICE
21/02/2017

Abstract

La tesi, chiusa prima degli esiti del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, sviluppa il tema dei rapporti e delle relazioni tra politica e amministrazione pubblica, elemento centrale di ogni sistema amministrativo contemporaneo. Al fine di fornire una dissertazione compiuta e organica, si è deciso di limitare la trattazione solo ad alcuni dei modi in cui si declinano – in Italia e negli ordinamenti di volta in volta assunti come paradigmatici in chiave comparata – i rapporti tra politica e amministrazione, a partire dai principi “impliciti” desumibili dagli artt. 95, 97 e 98 Cost., non potendosi, però, prendere in considerazione tutte le forme che assumono tali rapporti, poiché il modello delle relazioni tra politica ed amministrazione desumibile dalla Costituzione è un modello aperto che implica innumerevoli possibilità e varianti. In particolare, le forme organizzative dell’amministrazione oggetto d’indagine sono quelle del Governo, delle sue strutture interne, degli uffici di diretta collaborazione e della dirigenza pubblica con uno specifico focus sui meccanismi di cessazione automatica degli incarichi dirigenziali di vertice, nonché le modalità organizzative previste ed attuate a livello locale. Questi argomenti sono analizzati sotto i diversi profili, teorico, pratico, comparato, politico e storico (determinato dal susseguirsi delle varie riforme) che hanno interessato le relazioni tra politica ed amministrazione. Scopo della tesi è esaminare se il punto di equilibrio nei rapporti tra politica ed amministrazione in Italia sia effettivamente e sostanzialmente costituito dal principio di distinzione. Delle formule organizzative esaminate sarà quindi valutato e verificato se esse diano effettiva attuazione al principio di distinzione, elaborando cinque punti di osservazione privilegiata per condurre l’analisi. Da questa analisi si ricava che detto principio governa solo formalmente le relazioni tra politica ed amministrazione che, al contrario, sono sbilanciate a favore del lato politico del rapporto. Tali principali punti critici e di analisi sono (i) la commistione di funzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, (ii) le ambiguità del ruolo degli uffici di diretta collaborazione, (iii) la dirigenza, stretta tra il rischio di degenerazione in politicizzazione ed autocefalia, (iv) l’uniformità della formazione tra soggetti che svolgono funzioni di indirizzo e funzioni di gestione e infine (v) il pericoloso avvicinamento operato dalla giurisprudenza tra spoils system e revoca degli incarichi. In conclusione la soluzione che si propone al fine di superare le debolezze strutturali di un sistema che non pare essere riuscito a garantire il rispetto del principio di distinzione tra politica ed amministrazione è quella di scindere le funzioni che attualmente sono affidate al soggetto politico, ossia di indirizzo e di verifica dell’adempimento dell’indirizzo stesso, attribuendo la seconda ad un organismo indipendente, a presidio dell’intero settore della dirigenza pubblica.
21-feb-2017
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Tesi dottorato Villari

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Creative commons
Dimensione 1.17 MB
Formato Adobe PDF
1.17 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/937413
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact