In questo lavoro si è cercato di massimizzare le potenzialità dell'Icnologia cercando di risolvere alcune problematiche esistenti. La prima problematica affrontata era legata all’inesistenza di una metodologia standardizzata per la misurazione dei parametri relativi a un’impronta di dinosauro. È stato definito un insieme di parametri codificato in forma geometrica, tramite il quale è stato redatto e proposto un manuale in cui è stata illustrata la metodologia di misurazione, sia in forma letterale sia grafica. Il potere descrittivo dell’insieme di parametri è stato verificato e validato con un’analisi dei gruppi, nonostante il processo di “geometrizzazione” faccia pensare a un’eccessiva semplificazione della morfologia delle orme. Successivamente si è cercato di comprendere in che misura le impronte di dinosauro siano legate all’organismo che le ha impresse. Lo strumento di indagine utilizzato è l’analisi filogenetica che ha permesso di mettere in parallelo e confrontare i risultati ottenuti con un albero filogenetico basato sui body fossils. Nonostante le orme fossili in esame siano diverse dai resti scheletrici, è stata seguita la prassi delle più comuni analisi filogenetiche. È stato, quindi, individuato un ingroup, definito un set di caratteri (suddiviso in stati evolutivi) e scelto un outgroup. Inoltre, per analizzare in maniera approfondita questa tematica, è stato necessario considerare anche le sequenze di impronte (piste o trackways), le quali rappresentano il movimento del trackmaker nel tempo e nello spazio. Ritenendo il presente la chiave per comprendere il passato, per valutare il grado di relazione che c’è fra una sequenza di impronte e le diverse modalità di deambulazione è stato condotto un esperimento, in cui è stato scelto come trackmaker l’uomo. La sperimentazione, oltre ad aver risolto il problema “paleoicnologico”, dati i materiali e i metodi utilizzati ha fornito lo spunto per intraprendere lo sviluppo di una nuova metodologia dell’Icnologia in un contesto diverso da quello paleontologico ovvero l’ambito forense. È stata quindi esaminata l’applicazione della nuova metodologia nell’ambito delle Geoscienze Forensi. L’applicazione di un approccio di tipo icnologico per lo studio di una sequenza di impronte rinvenute su una potenziale scena del crimine è stata vagliata in diverse situazioni operative, definendone, come per le impronte fossili, la procedura di caratterizzazione basata su un insieme di parametri definiti. L’analisi di una sequenza di impronte di calzature può essere di fatto considerato come un secondo caso studio. Questo ha ulteriormente messo in evidenza il “potere descrittivo” di un insieme di parametri e ha suggerito la possibilità di proporre un approccio di tipo icnologico per lo studio di piste trovate su una scena del crimine. Questa metodologia può rappresentare un nuovo orizzonte per l’Icnologia dei vertebrati permettendogli di avere un’identità propria all’interno delle Geoscienze Forensi.
Relazione fra impronte e trackmaker: validazione del potere di discriminazione di una sequenza di impronte / Roncace', Scilla. - (2017 Feb 16).
Relazione fra impronte e trackmaker: validazione del potere di discriminazione di una sequenza di impronte
RONCACE', SCILLA
16/02/2017
Abstract
In questo lavoro si è cercato di massimizzare le potenzialità dell'Icnologia cercando di risolvere alcune problematiche esistenti. La prima problematica affrontata era legata all’inesistenza di una metodologia standardizzata per la misurazione dei parametri relativi a un’impronta di dinosauro. È stato definito un insieme di parametri codificato in forma geometrica, tramite il quale è stato redatto e proposto un manuale in cui è stata illustrata la metodologia di misurazione, sia in forma letterale sia grafica. Il potere descrittivo dell’insieme di parametri è stato verificato e validato con un’analisi dei gruppi, nonostante il processo di “geometrizzazione” faccia pensare a un’eccessiva semplificazione della morfologia delle orme. Successivamente si è cercato di comprendere in che misura le impronte di dinosauro siano legate all’organismo che le ha impresse. Lo strumento di indagine utilizzato è l’analisi filogenetica che ha permesso di mettere in parallelo e confrontare i risultati ottenuti con un albero filogenetico basato sui body fossils. Nonostante le orme fossili in esame siano diverse dai resti scheletrici, è stata seguita la prassi delle più comuni analisi filogenetiche. È stato, quindi, individuato un ingroup, definito un set di caratteri (suddiviso in stati evolutivi) e scelto un outgroup. Inoltre, per analizzare in maniera approfondita questa tematica, è stato necessario considerare anche le sequenze di impronte (piste o trackways), le quali rappresentano il movimento del trackmaker nel tempo e nello spazio. Ritenendo il presente la chiave per comprendere il passato, per valutare il grado di relazione che c’è fra una sequenza di impronte e le diverse modalità di deambulazione è stato condotto un esperimento, in cui è stato scelto come trackmaker l’uomo. La sperimentazione, oltre ad aver risolto il problema “paleoicnologico”, dati i materiali e i metodi utilizzati ha fornito lo spunto per intraprendere lo sviluppo di una nuova metodologia dell’Icnologia in un contesto diverso da quello paleontologico ovvero l’ambito forense. È stata quindi esaminata l’applicazione della nuova metodologia nell’ambito delle Geoscienze Forensi. L’applicazione di un approccio di tipo icnologico per lo studio di una sequenza di impronte rinvenute su una potenziale scena del crimine è stata vagliata in diverse situazioni operative, definendone, come per le impronte fossili, la procedura di caratterizzazione basata su un insieme di parametri definiti. L’analisi di una sequenza di impronte di calzature può essere di fatto considerato come un secondo caso studio. Questo ha ulteriormente messo in evidenza il “potere descrittivo” di un insieme di parametri e ha suggerito la possibilità di proporre un approccio di tipo icnologico per lo studio di piste trovate su una scena del crimine. Questa metodologia può rappresentare un nuovo orizzonte per l’Icnologia dei vertebrati permettendogli di avere un’identità propria all’interno delle Geoscienze Forensi.File | Dimensione | Formato | |
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