Il presente contributo esamina il ruolo di mediazione dei comportamenti proattivi volti allo sviluppo trasformativo del proprio lavoro (job crafting) nella relazione tra capitale psicologico (PsyCap, riferito alla sinergica integrazione delle risorse di hope, efficacia, resilienza e ottimismo) e successo di carriera. Quest’ultimo è stato operazionalizzato sia come una percezione soggettiva del lavoratore (la soddisfazione lavorativa), sia come il conseguimento di un risultato oggettivo (la progressione di livello gerarchico, ossia una promozione). Lo studio, condotto in due diversi momenti intervallati da un anno di distanza, utilizza un campione di 349 quadri (59% maschi). Le relazioni tra le variabili sono state testate utilizzando un modello di mediazione longitudinale, stimato attraverso la tecnica delle equazioni strutturali, combinando dati self-report (PsyCap, job crafting e soddisfazione lavorativa) con il dato organizzativo del livello gerarchico. I risultati corroborano il modello di relazioni ipotizzato: lo PsyCap predice positivamente i comportamenti di job crafting nel tempo, che a loro volta sono positivamente associati sia alla soddisfazione lavorativa sia al conseguimento di una promozione a distanza di un anno. Inoltre, anche il job crafting predice reciprocamente e positivamente lo PsyCap. Infine, il job crafting è risultato essere un mediatore totale nella relazione tra PsyCap e soddisfazione lavorativa, così come in quella tra PsyCap e promozioni. Tali riscontri, nel complesso, enfatizzano il ruolo chiave dei comportamenti agentici (job crafting) nel tradurre le risorse psicologiche individuali in successo di carriera soggettivo e oggettivo, da una parte, e nel determinare l’ulteriore potenziamento delle risorse psicologiche stesse, dall’altra. Alla luce di quanto emerso, sono suggerite indicazioni per interventi volti a valorizzare il capitale psicologico e a promuovere lo sviluppo personale e professionale nei contesti organizzativi.

Capitale psicologico e successo di carriera soggettivo e oggettivo: il ruolo di mediazione longitudinale del job crafting / Cenciotti, Roberto; Alessandri, Guido; Borgogni, Laura. - STAMPA. - (2016), pp. 139-141. (Intervento presentato al convegno Congresso Nazionale AIP 2016 della Sezione di Psicologia per le Organizzazioni tenutosi a Pavia nel 16-17 settembre 2016).

Capitale psicologico e successo di carriera soggettivo e oggettivo: il ruolo di mediazione longitudinale del job crafting

CENCIOTTI, ROBERTO;ALESSANDRI, GUIDO;BORGOGNI, Laura
2016

Abstract

Il presente contributo esamina il ruolo di mediazione dei comportamenti proattivi volti allo sviluppo trasformativo del proprio lavoro (job crafting) nella relazione tra capitale psicologico (PsyCap, riferito alla sinergica integrazione delle risorse di hope, efficacia, resilienza e ottimismo) e successo di carriera. Quest’ultimo è stato operazionalizzato sia come una percezione soggettiva del lavoratore (la soddisfazione lavorativa), sia come il conseguimento di un risultato oggettivo (la progressione di livello gerarchico, ossia una promozione). Lo studio, condotto in due diversi momenti intervallati da un anno di distanza, utilizza un campione di 349 quadri (59% maschi). Le relazioni tra le variabili sono state testate utilizzando un modello di mediazione longitudinale, stimato attraverso la tecnica delle equazioni strutturali, combinando dati self-report (PsyCap, job crafting e soddisfazione lavorativa) con il dato organizzativo del livello gerarchico. I risultati corroborano il modello di relazioni ipotizzato: lo PsyCap predice positivamente i comportamenti di job crafting nel tempo, che a loro volta sono positivamente associati sia alla soddisfazione lavorativa sia al conseguimento di una promozione a distanza di un anno. Inoltre, anche il job crafting predice reciprocamente e positivamente lo PsyCap. Infine, il job crafting è risultato essere un mediatore totale nella relazione tra PsyCap e soddisfazione lavorativa, così come in quella tra PsyCap e promozioni. Tali riscontri, nel complesso, enfatizzano il ruolo chiave dei comportamenti agentici (job crafting) nel tradurre le risorse psicologiche individuali in successo di carriera soggettivo e oggettivo, da una parte, e nel determinare l’ulteriore potenziamento delle risorse psicologiche stesse, dall’altra. Alla luce di quanto emerso, sono suggerite indicazioni per interventi volti a valorizzare il capitale psicologico e a promuovere lo sviluppo personale e professionale nei contesti organizzativi.
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