The problem of Phoenician colonization in the Western Mediterranean represented one of the main subjects of historical and archaeological research in European scholarship of the first half of the 20th century, because of its connection with the ideological reconstruction of the ethnic and cultural origins of contemporary society. The archaic history of Sicily is considered as a favourite observation point for this purpose, a paradigmatic example of the eternal conflict between an “East” and a “West” and, at the same time, the place of action of the indigenous people retained as the ancestors of modernity. This paper focuses on Italian scholars linked with Fascism (E. Pais, E. Ciaceri and B. Pace) and aims to single out the ideological and political roots of an academic production often enslaved – more or less consciously – to a regime whose propaganda was mainly based on the memory of the past.
La centralità del problema della colonizzazione fenicia nell'immaginario europeo degli ultimi due secoli, in ordine alla grande questione dell'origine etnica e culturale dell'Occidente, induce ad approfondire e a studiare nel dettaglio la cospicua produzione scientifica relativa alla presenza semitica in Sicilia e ai rapporti con i Greci e con gli indigeni sull'isola. La storia arcaica della Sicilia si presenta senza dubbio come un osservatorio privilegiato, un esempio paradigmatico dello scontro fra un "Oriente" e un "Occidente" che ha visto alla fine prevalere la componente occidentale, e al contempo il luogo di azione di alcuni tra gli ethne che rappresenteranno poi, nella deriva totalitaria fascista, il più autentico spirito dell'italianità originaria. Il presente saggio si concentra in particolare sugli autori italiani in vario modo compromessi col fascismo E. Pais, E. Ciaceri e B. Pace), nel tentativo di individuare le matrici ideologiche e politiche di una produzione scientifica spesso asservita, più o meno consapevolmente, alle necessità di un regime che aveva fatto della memoria del passato uno dei punti di forza del suo consenso.
Il problema della presenza fenicia in Sicilia nella storiografia italiana nazionalista e fascista: Ettore Pais, Emanuele Ciaceri e Biagio Pace / Giammellaro, Pietro. - STAMPA. - 1:(2014), pp. 158-165. (Intervento presentato al convegno VI Congresso Internacional de Estudos Fenícios e Ṕunicos tenutosi a Lisbona nel 25/09/2005 - 1/10/2005).
Il problema della presenza fenicia in Sicilia nella storiografia italiana nazionalista e fascista: Ettore Pais, Emanuele Ciaceri e Biagio Pace
GIAMMELLARO, PIETRO
2014
Abstract
The problem of Phoenician colonization in the Western Mediterranean represented one of the main subjects of historical and archaeological research in European scholarship of the first half of the 20th century, because of its connection with the ideological reconstruction of the ethnic and cultural origins of contemporary society. The archaic history of Sicily is considered as a favourite observation point for this purpose, a paradigmatic example of the eternal conflict between an “East” and a “West” and, at the same time, the place of action of the indigenous people retained as the ancestors of modernity. This paper focuses on Italian scholars linked with Fascism (E. Pais, E. Ciaceri and B. Pace) and aims to single out the ideological and political roots of an academic production often enslaved – more or less consciously – to a regime whose propaganda was mainly based on the memory of the past.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.