Dal Wabi-Sabi alla pratica orientale del Kintsugi, i concetti di imperfezione, casualità, differenza e la riformulazione del concetto di bellezza, dalla fine del XX secolo hanno influenzato la cultura, la filosofia, l’arte e le discipline progettuali occidentali, trasformandosi da difetto a qualità, e per questo apprezzate, ricercate e spesso progettate. Questi i presupposti alla base di alcune significative esperienza progettuali che hanno sfruttato ora l’elemento materico, ora quello morfologico, come portavoce di una rivoluzione culturale e matrice di nuove poetiche progettuali. L’articolo propone una breve panoramica di alcune di queste esperienze e ne definisce l’approccio progettuale shape push e material pull riprendendo espressioni mutuate dalle scienze economiche.
Materia e Forma come driver di imperfezione / Maselli, Vincenzo. - In: ARTE E CRITICA. - ISSN 1591-2949. - STAMPA. - 84:(2016), pp. 70-71.
Materia e Forma come driver di imperfezione
MASELLI, VINCENZO
2016
Abstract
Dal Wabi-Sabi alla pratica orientale del Kintsugi, i concetti di imperfezione, casualità, differenza e la riformulazione del concetto di bellezza, dalla fine del XX secolo hanno influenzato la cultura, la filosofia, l’arte e le discipline progettuali occidentali, trasformandosi da difetto a qualità, e per questo apprezzate, ricercate e spesso progettate. Questi i presupposti alla base di alcune significative esperienza progettuali che hanno sfruttato ora l’elemento materico, ora quello morfologico, come portavoce di una rivoluzione culturale e matrice di nuove poetiche progettuali. L’articolo propone una breve panoramica di alcune di queste esperienze e ne definisce l’approccio progettuale shape push e material pull riprendendo espressioni mutuate dalle scienze economiche.File | Dimensione | Formato | |
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