The concept of transition has been a strategic tool to explain and give political foundation to 1989. Using it to characterize in real-time that period of history, historiography (following political science) has built a formidable key to understanding and regulating the present and the future: the transition of post-communist societies towards liberal-democratic regimes is thus shown as – more than a simple process or the origin of a set of processes – a unitary and global fact, historically necessary. Through analysis of its application to history, the essay reflects on the politically active function performed by the concept around ’89, with its intrinsic ambiguities and epistemic fragility. The function, fundamentally rhetoric and persuasive of that model, however, has already appeared evident immediately after ’89, especially in the profound differences in timing, manner and content highlighted by the processes of socio-institutional transformation in several countries in transition; the result has been the questioning of political transitological science itself. Nevertheless, today that representation retains again all of its strength in public discourse.

Come è accaduto, due secoli prima, per il 1789, anno di inizio di una radicale trasformazione della storia europea, il 1989 è stato percepito e rappresentato già dai suoi contemporanei come un passaggio epocale: dopo più di un quarto di secolo, raffreddati i contenuti polemici di quella rappresentazione in tempo reale, in realtà la data sembra non aver perduto nulla della sua efficacia e della sua capacità periodizzante. Ma quali sono i contenuti della narrazione egemone che ha accompagnato da allora quel passaggio storico, e quale influenza essa ha avuto sul corso degli eventi stessi? A distanza di più di venticinque anni, vale la pena riflettere su quanto è accaduto, soprattutto per provare a comprendere se e in quale misura quella narrazione – e la prospettiva che essa ha aperto sul tempo a venire – eserciti ancora la sua influenza sulla nostra rappresentazione non solo di quell’evento ma, soprattutto, del nostro futuro. Una riflessione che ha evidentemente bisogno di un’analisi degli strumenti storiografici messi in campo, e, più in generale, della comprensione del nostro modo attuale di percepire e di metterci in relazione con il tempo.

Appunti sulla transizione democratica dell'89 / Ruocco, Giovanni. - In: POLITICS. - ISSN 2785-7719. - ELETTRONICO. - 2:4(2015), pp. 83-97.

Appunti sulla transizione democratica dell'89

RUOCCO, GIOVANNI
2015

Abstract

The concept of transition has been a strategic tool to explain and give political foundation to 1989. Using it to characterize in real-time that period of history, historiography (following political science) has built a formidable key to understanding and regulating the present and the future: the transition of post-communist societies towards liberal-democratic regimes is thus shown as – more than a simple process or the origin of a set of processes – a unitary and global fact, historically necessary. Through analysis of its application to history, the essay reflects on the politically active function performed by the concept around ’89, with its intrinsic ambiguities and epistemic fragility. The function, fundamentally rhetoric and persuasive of that model, however, has already appeared evident immediately after ’89, especially in the profound differences in timing, manner and content highlighted by the processes of socio-institutional transformation in several countries in transition; the result has been the questioning of political transitological science itself. Nevertheless, today that representation retains again all of its strength in public discourse.
2015
Come è accaduto, due secoli prima, per il 1789, anno di inizio di una radicale trasformazione della storia europea, il 1989 è stato percepito e rappresentato già dai suoi contemporanei come un passaggio epocale: dopo più di un quarto di secolo, raffreddati i contenuti polemici di quella rappresentazione in tempo reale, in realtà la data sembra non aver perduto nulla della sua efficacia e della sua capacità periodizzante. Ma quali sono i contenuti della narrazione egemone che ha accompagnato da allora quel passaggio storico, e quale influenza essa ha avuto sul corso degli eventi stessi? A distanza di più di venticinque anni, vale la pena riflettere su quanto è accaduto, soprattutto per provare a comprendere se e in quale misura quella narrazione – e la prospettiva che essa ha aperto sul tempo a venire – eserciti ancora la sua influenza sulla nostra rappresentazione non solo di quell’evento ma, soprattutto, del nostro futuro. Una riflessione che ha evidentemente bisogno di un’analisi degli strumenti storiografici messi in campo, e, più in generale, della comprensione del nostro modo attuale di percepire e di metterci in relazione con il tempo.
transizione; democrazia; globalizzazione; ideologia; temporalità storica
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Appunti sulla transizione democratica dell'89 / Ruocco, Giovanni. - In: POLITICS. - ISSN 2785-7719. - ELETTRONICO. - 2:4(2015), pp. 83-97.
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