L'inedito diarista Alessandro Mazzario intraprende un viaggio il 28 aprile 1836 assieme a Giuseppe Aurelio Lauria, avvocato, storico ed archeologo napoletano (poi magistrato, Consigliere presso la Consulta generale del Regno delle Due Sicilie e senatore del Regno d’Italia, in rapporti amichevoli con Marco Minghetti), figlio del celebre penalista Francesco; padre del ro-manziere Amilcare e fratello di quell’Ercole, ingegnere, che curò l’adeguamento del mo-nastero dei SS. Severino e Sossio a deposito conservativo dell’Archivio di Stato di Napoli, nonché l’avanzamento dei lavori relativi alla Napoli-Portici, prima ferrovia d’Italia. Sepa-ratosi ben presto dal suo compagno di viaggio (con il quale si ritroverà sulla strada del ritorno), Mazzario si dirige Oltralpe e sa atteggiarsi al più classico dei flâneurs solitari: è certamente incline alla riflessione ma è anche un giovane risoluto se necessario, e pronto a conversare. E se, nei tratti meno interessanti, il diario potrà assomigliare ad una sterile guida turistica, altrove l’autore descriverà spettacoli di strada, di teatro, attrazioni circen-si, e poi feste e passeggiate con amici ritrovati o appena conosciuti, lungo il suo mese di permanenza a Parigi o le sue due settimane e più a Londra.
Il Grand Tour alla rovescia di Alessandro Mazzàrio, 1836. Tratte di terra e di mare dall’inedito diario di viaggio / Fragale, Luca. - In: L'UNIVERSO. - ISSN 0042-0409. - STAMPA. - (2016), pp. 300-339.
Il Grand Tour alla rovescia di Alessandro Mazzàrio, 1836. Tratte di terra e di mare dall’inedito diario di viaggio
FRAGALE, LUCA
2016
Abstract
L'inedito diarista Alessandro Mazzario intraprende un viaggio il 28 aprile 1836 assieme a Giuseppe Aurelio Lauria, avvocato, storico ed archeologo napoletano (poi magistrato, Consigliere presso la Consulta generale del Regno delle Due Sicilie e senatore del Regno d’Italia, in rapporti amichevoli con Marco Minghetti), figlio del celebre penalista Francesco; padre del ro-manziere Amilcare e fratello di quell’Ercole, ingegnere, che curò l’adeguamento del mo-nastero dei SS. Severino e Sossio a deposito conservativo dell’Archivio di Stato di Napoli, nonché l’avanzamento dei lavori relativi alla Napoli-Portici, prima ferrovia d’Italia. Sepa-ratosi ben presto dal suo compagno di viaggio (con il quale si ritroverà sulla strada del ritorno), Mazzario si dirige Oltralpe e sa atteggiarsi al più classico dei flâneurs solitari: è certamente incline alla riflessione ma è anche un giovane risoluto se necessario, e pronto a conversare. E se, nei tratti meno interessanti, il diario potrà assomigliare ad una sterile guida turistica, altrove l’autore descriverà spettacoli di strada, di teatro, attrazioni circen-si, e poi feste e passeggiate con amici ritrovati o appena conosciuti, lungo il suo mese di permanenza a Parigi o le sue due settimane e più a Londra.File | Dimensione | Formato | |
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