Both Antonio Rosmini and John Henry Newman perform a critique of “Theological Rationalism (or Liberalism)”, both as a specific category and as a mentality (in wider terms). Though Rosmini and Newman are situated in different contexts and develop different theoretical paths, there are striking analogies in their analyses of Theological Rationalism, as well as in their responses to it. Through the principle of doctrinal development, they attempt a dialectical synthesis between reason, liberty, modernity and kerygma, authority, tradition, building up an original dialectical relationship with the “modern age” and its “liberal” features; thus, they distinguish themselves both from the Rationalist stance and from the Intransigent one (although they share some elements of the latter). Hence, it is necessary to understand in what sense Rosmini and Newman (each in his peculiar way) may fit into a Christian tradition that can be defined “reformist” or “liberal”, analyzing their relationship with the historical, cultural and ecclesiastical context.

Antonio Rosmini e John Henry Newman sviluppano entrambi una critica al “razionalismo (o liberalismo) teologico”, sia come categoria specifica, sia – in senso più ampio – come mentalità. I due, pur operando in contesti profondamente diversi e seguendo differenti percorsi speculativi, mostrano significative analogie nella definizione e valutazione del razionalismo teologico, nonché nella loro proposta alternativa ad esso. Rosmini e Newman, attraverso il principio dello sviluppo dottrinale, tentano una sintesi dialettica tra ragione, libertà, modernità e kerygma, autorità, tradizione, giungendo così a strutturare un originale rapporto dialettico con la “modernità” e i suoi aspetti “liberali”, differenziandosi sia dalla posizione razionalista che da quella intransigente (pur condivisa in alcune istanze). Si deve allora comprendere in che modo e secondo quali declinazioni di questi termini Rosmini e Newman (ciascuno con le proprie specificità) siano inseribili in una tradizione di cristianesimo “riformista” o “liberale”, valutandone il rapporto con il contesto storico, culturale, ecclesiastico.

Rosmini, Newman e la critica al razionalismo teologico. La dialettica tra ragione, kerygma e autorità e il principio dello sviluppo dottrinale / Annese, Andrea. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - STAMPA. - 82:2(2016), pp. 1009-1042.

Rosmini, Newman e la critica al razionalismo teologico. La dialettica tra ragione, kerygma e autorità e il principio dello sviluppo dottrinale

ANNESE, ANDREA
2016

Abstract

Both Antonio Rosmini and John Henry Newman perform a critique of “Theological Rationalism (or Liberalism)”, both as a specific category and as a mentality (in wider terms). Though Rosmini and Newman are situated in different contexts and develop different theoretical paths, there are striking analogies in their analyses of Theological Rationalism, as well as in their responses to it. Through the principle of doctrinal development, they attempt a dialectical synthesis between reason, liberty, modernity and kerygma, authority, tradition, building up an original dialectical relationship with the “modern age” and its “liberal” features; thus, they distinguish themselves both from the Rationalist stance and from the Intransigent one (although they share some elements of the latter). Hence, it is necessary to understand in what sense Rosmini and Newman (each in his peculiar way) may fit into a Christian tradition that can be defined “reformist” or “liberal”, analyzing their relationship with the historical, cultural and ecclesiastical context.
2016
Antonio Rosmini e John Henry Newman sviluppano entrambi una critica al “razionalismo (o liberalismo) teologico”, sia come categoria specifica, sia – in senso più ampio – come mentalità. I due, pur operando in contesti profondamente diversi e seguendo differenti percorsi speculativi, mostrano significative analogie nella definizione e valutazione del razionalismo teologico, nonché nella loro proposta alternativa ad esso. Rosmini e Newman, attraverso il principio dello sviluppo dottrinale, tentano una sintesi dialettica tra ragione, libertà, modernità e kerygma, autorità, tradizione, giungendo così a strutturare un originale rapporto dialettico con la “modernità” e i suoi aspetti “liberali”, differenziandosi sia dalla posizione razionalista che da quella intransigente (pur condivisa in alcune istanze). Si deve allora comprendere in che modo e secondo quali declinazioni di questi termini Rosmini e Newman (ciascuno con le proprie specificità) siano inseribili in una tradizione di cristianesimo “riformista” o “liberale”, valutandone il rapporto con il contesto storico, culturale, ecclesiastico.
Antonio Rosmini; John Henry Newman; Razionalismo; Liberalismo; Sviluppo dottrinale
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Rosmini, Newman e la critica al razionalismo teologico. La dialettica tra ragione, kerygma e autorità e il principio dello sviluppo dottrinale / Annese, Andrea. - In: STUDI E MATERIALI DI STORIA DELLE RELIGIONI. - ISSN 0393-8417. - STAMPA. - 82:2(2016), pp. 1009-1042.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Annese_Rosmini-Newman_2016.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 752.53 kB
Formato Adobe PDF
752.53 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/930879
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact