Formulaicity, or the tendency of words to co-occur in regular patterns, is a well-known phenomenon in linguistics. Starting from the 90s with the development of corpus technology, linguists have been able to observe the pervasiveness of formulaic sequences in human language, and it is becoming increasingly obvious that most communication is tied to these phrasal expressions. Building upon corpus data, in order to explain the “unrandomness” in the distribution of words, Sinclair (1991) proposed that the holistic processing of prefabricated material is the preferred processing mode, whereas analytic processing only plays a temporary supporting role. The implications of this hypothesis are relevant to many fields of linguistics, including the research on second language acquisition and foreign language teaching. The systematic study of formulaicity in Chinese started in the early 2000s; since then, several papers on this topic have been published in Mainland China; nonetheless, the analysis, the description, and the classification of the formulaic sequences of the Chinese language are still at an early stage. Even so, the research into formulaic language in Chinese has the potential to answer certain questions which may not be easily answered elsewhere. On the other hand, the analysis of the peculiarities of Chinese formulae may bring important advantages to Chinese teaching and learning. Chengyu, also known as Chinese four-character idioms, constitute a representative case. On the one hand, they share many characteristics with idioms in western languages, which may help linguists obtain a deeper insight into the phenomenon of idiomaticity in human languages; on the other hand, their peculiarities for what concerns aspects such as form, syntactic behavior, and register make it necessary to develop specific teaching techniques in order to facilitate learners’ comprehension and acquisition of their meaning, grammatical properties, communicative functions, and cultural value.

La formulaicità, o la tendenza delle parole a co-occorrere secondo patterns regolari, è un fenomeno ampiamente noto in linguistica. A partire dagli anni '90 con lo sviluppo della tecnologia dei corpora, i linguisti sono stati in grado di osservare la pervasività delle sequenze formulaiche nel linguaggio umano, e oggi è comprovato che gran parte della comunicazione è strettamente legata ad esse. Ciò è di estrema rilevanza in numerosi campi della linguistica, incluso il campo della ricerca sull’acquisizione delle lingue seconde (L2) e sull’insegnamento delle lingue straniere (LS). Lo studio sistematico della formulaicità in cinese ha avuto inizio nei primi anni del nuovo millennio; nonostante fino ad oggi siano stati pubblicati diversi contributi sull’argomento, l’analisi, la descrizione e la classificazione delle sequenze del cinese si trovano ancora ad uno stadio iniziale. La ricerca sulla formulaicità in cinese ha tuttavia il potenziale per rispondere ad interrogativi universali sul linguaggio, e allo stesso tempo può essere di grande beneficio per l’insegnamento del cinese LS. I chengyu costituiscono un caso rappresentativo: da un lato, infatti, condividono molte caratteristiche con le espressioni idiomatiche delle lingue occidentali e possono quindi contribuire ad una maggiore comprensione del fenomeno dell’idiomaticità; dall’altro le peculiarità di questa classe di espressioni in aspetti quali la forma, il comportamento sintattico e il registro, rendono necessario lo sviluppo di tecniche didattiche specifiche al fine di facilitarne la comprensione e l’acquisizione da parte degli apprendenti di cinese LS.

La formulaicità in cinese: tassonomie, funzioni e implicazioni per la didattica / Conti, Sergio. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 50-61. (Intervento presentato al convegno XV Convegno dell’Associazione Italiana di Studi Cinesi (AISC) tenutosi a Macerata nel 24-25-26/9/2016).

La formulaicità in cinese: tassonomie, funzioni e implicazioni per la didattica

CONTI, SERGIO
2017

Abstract

Formulaicity, or the tendency of words to co-occur in regular patterns, is a well-known phenomenon in linguistics. Starting from the 90s with the development of corpus technology, linguists have been able to observe the pervasiveness of formulaic sequences in human language, and it is becoming increasingly obvious that most communication is tied to these phrasal expressions. Building upon corpus data, in order to explain the “unrandomness” in the distribution of words, Sinclair (1991) proposed that the holistic processing of prefabricated material is the preferred processing mode, whereas analytic processing only plays a temporary supporting role. The implications of this hypothesis are relevant to many fields of linguistics, including the research on second language acquisition and foreign language teaching. The systematic study of formulaicity in Chinese started in the early 2000s; since then, several papers on this topic have been published in Mainland China; nonetheless, the analysis, the description, and the classification of the formulaic sequences of the Chinese language are still at an early stage. Even so, the research into formulaic language in Chinese has the potential to answer certain questions which may not be easily answered elsewhere. On the other hand, the analysis of the peculiarities of Chinese formulae may bring important advantages to Chinese teaching and learning. Chengyu, also known as Chinese four-character idioms, constitute a representative case. On the one hand, they share many characteristics with idioms in western languages, which may help linguists obtain a deeper insight into the phenomenon of idiomaticity in human languages; on the other hand, their peculiarities for what concerns aspects such as form, syntactic behavior, and register make it necessary to develop specific teaching techniques in order to facilitate learners’ comprehension and acquisition of their meaning, grammatical properties, communicative functions, and cultural value.
2017
XV Convegno dell’Associazione Italiana di Studi Cinesi (AISC)
La formulaicità, o la tendenza delle parole a co-occorrere secondo patterns regolari, è un fenomeno ampiamente noto in linguistica. A partire dagli anni '90 con lo sviluppo della tecnologia dei corpora, i linguisti sono stati in grado di osservare la pervasività delle sequenze formulaiche nel linguaggio umano, e oggi è comprovato che gran parte della comunicazione è strettamente legata ad esse. Ciò è di estrema rilevanza in numerosi campi della linguistica, incluso il campo della ricerca sull’acquisizione delle lingue seconde (L2) e sull’insegnamento delle lingue straniere (LS). Lo studio sistematico della formulaicità in cinese ha avuto inizio nei primi anni del nuovo millennio; nonostante fino ad oggi siano stati pubblicati diversi contributi sull’argomento, l’analisi, la descrizione e la classificazione delle sequenze del cinese si trovano ancora ad uno stadio iniziale. La ricerca sulla formulaicità in cinese ha tuttavia il potenziale per rispondere ad interrogativi universali sul linguaggio, e allo stesso tempo può essere di grande beneficio per l’insegnamento del cinese LS. I chengyu costituiscono un caso rappresentativo: da un lato, infatti, condividono molte caratteristiche con le espressioni idiomatiche delle lingue occidentali e possono quindi contribuire ad una maggiore comprensione del fenomeno dell’idiomaticità; dall’altro le peculiarità di questa classe di espressioni in aspetti quali la forma, il comportamento sintattico e il registro, rendono necessario lo sviluppo di tecniche didattiche specifiche al fine di facilitarne la comprensione e l’acquisizione da parte degli apprendenti di cinese LS.
formulaicità; espressioni idiomatiche; idioms; chengyu; cinese LS
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
La formulaicità in cinese: tassonomie, funzioni e implicazioni per la didattica / Conti, Sergio. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 50-61. (Intervento presentato al convegno XV Convegno dell’Associazione Italiana di Studi Cinesi (AISC) tenutosi a Macerata nel 24-25-26/9/2016).
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